E’ terminata la preghiera dell’Atto di Affidamento dell’Italia alla Madonna andata in scena presso il presso il Santuario di Caravaggio. Le meditazioni sono state tratte dalle parole con le quali Papa Francesco ha parlato della Madonna, è stato recitato il Santo Rosario e l’atmosfera è stata di grande raccoglimento, un momento di conforto nella Fede in una fase di grande difficoltà per l’Italia intera. Un Atto di Affidamento alla Madonna particolarmente significativo quello di questa sera, perché celebrato il primo maggio all’inizio di quello che è il mese Mariano, molto importante per la cristianità: per questo la recita è stata molto sentita e seguita e la data è stata scelta dalla Cei per la recita straordinaria del Rosario con i Vescovi italiani hanno deciso di affidare l’Italia alla Protezione della Madre di Dio (agg. di Fabio Belli)



L’ATTO DI AFFIDAMENTO: LA RECITA DEL SANTO ROSARIO

Tutto è pronto per l’Atto di Affidamento dell’Italia alla Madonna che avrà inizio fra pochi minuti presso il Santuario di Caravaggio. In questo modo

L’Atto di Affidamento dell’Italia alla Madonna al Santuario di Caravaggio è cominciato con l’accensione della lampada, simbolo di Maria “stella luminosa che brilla sul nostro cammino” e con la preghiera apposita per l’Affidamento dell’Italia alla Madre di Dio. In seguito è cominciata la recita del Santo Rosario: essendo oggi venerdì, si tratta naturalmente dei misteri dolorosi, quelli che ripercorrono gli eventi della Passione di Gesù.



Nel primo di essi, l’agonia di Gesù nel Getsemani, accompagnati dal brano del Vangelo e da una meditazione di Papa Francesco, i fedeli collegati da tuta Italia in tv e streaming sono stati invitati a pregare per gli ammalati e gli agonizzanti, per i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari che si prendono cura di loro e per chi si sente smarrito e soffre per la solitudine e ogni forma d’incertezza. Il secondo mistero doloroso è invece la flagellazione di Gesù: in questo caso la preghiera è stata in particolare per bambini, ragazzi e giovani e per i loro genitori e nonni. Siamo poi giunti al terzo mistero, l’incoronazione di spine, occasione di pregare per la terra e per tutti noi perché ci prendiamo cura del creato e delle creature. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



L’ATTO DI AFFIDAMENTO COMINCIA

Tutto è pronto per l’Atto di Affidamento dell’Italia alla Madonna che avrà inizio fra pochi minuti presso il Santuario di Caravaggio. In questo modo la Chiesa italiana vuole affidare a Maria i malati, i medici e tutti gli operatori sanitari, le famiglie e i defunti. Accogliendo la richiesta di molti fedeli, il primo giorno del mese mariano è occasione propizia per un momento di preghiera per affidare la nazione italiana alla protezione della Madonna, come segno di salvezza e di speranza, al Santuario di Santa Maria del Fonte a Caravaggio. Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, ha sottolineato che “i pastori hanno il compito di guidare il loro gregge, ma spesso è il gregge che spinge i pastori, come è avvenuto in questo caso”, con tante richieste da parte dei fedeli di affidare, in questo tempo di pandemia, l’intera nazione al Cuore immacolato di Maria.

Nel giorno dedicato a San Giuseppe Lavoratore, la preghiera salirà anche per le tante difficoltà di chi rischia di pagare il prezzo della pandemia di Coronavirus in termini lavorativi ed economici. La Chiesa dunque affida alla Madonna le preoccupazioni e i timori con cui tante persone guardano al futuro. Nel mese tradizionalmente scandito dalla preghiera del Rosario e dai pellegrinaggi ai Santuari mariani, i cristiani d’Italia si affidano dunque alla Madre celeste per guardare con rinnovata speranza alle sfide difficili che ci attendono. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

IL SANTUARIO DI CARAVAGGIO: QUI L’ATTO DI AFFIDAMENTO

Abbiamo visto che l’Atto di Affidamento dell’Italia alla Madonna avrà luogo stasera a Caravaggio, luogo simbolicamente perfetto perché in provincia di Bergamo e Diocesi di Cremona, dunque nel cuore delle zone più colpite dal Coronavirus. Il Santuario di Santa Maria del Fonte è un luogo molto caro ai fedeli lombardi e maggio è un mese particolarmente speciale a Caravaggio: esso è ovunque dedicato alla Madonna per la Chiesa Cattolica, ma la storia di questo santuario è nata il 26 maggio 1432, giorno dell’apparizione della Madonna ad una donna di nome Giannetta su un prato non lontano dal borgo di Caravaggio. Dopo che la donna riferì quanto aveva visto, i primi che cominciarono a visitare quel luogo trovarono una fonte mai vista prima. Nel luogo dell’apparizione della Vergine viene costruita, nel XVI secolo, prima una chiesa e poi il Santuario di Santa Maria del Fonte di Caravaggio, che sorge in una vasta piazza cinta da portici simmetrici. All’esterno della Basilica si trova una fontana da cui si può attingere l’acqua, luogo dove Giannetta ascoltò la Madonna e l’acqua sgorgò dal terreno.

Ricordiamo alcune parole di San Giovanni Paolo II, pronunciate il 19 giugno 1992 in occasione della visita del Papa al Santuario di Caravaggio: “Il nome di Caravaggio è legato in maniera singolare al Santuario, la cui storia costituisce una solenne riprova di come Dio, per comunicare agli uomini le sue parole di consolazione, si serva di Maria, Vergine e Madre, e scelga non le persone celebri e colte, ma le più umili e semplici. A Giovannetta, giovane sposa intenta a raccogliere erba sul prato Mazzolengo, Maria apparve come ‘regale e soave Signora’. Era il 26 maggio 1432. Da quel giorno, il Santuario di ‘Nostra Signora del Sacro Fonte’ è entrato nel cuore dei lombardi”. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

CARAVAGGIO, UN LUOGO SPECIALE PER L’ATTO DI AFFIDAMENTO

L’Atto di Affidamento dell’Italia alla Madonna avverrà come detto presso il Santuario di Santa Maria del Fonte a Caravaggio, in Diocesi di Cremona e provincia di Bergamo, dunque nel cuore delle zone più colpite dalla pandemia di Coronavirus. Di conseguenza, Vatican News ha intervistato monsignor Antonio Napolioni, vescovo di Cremona, che stasera guiderà la preghiera proposta dalla Cei. Napolioni auspica che questo primo maggio sia “una porta di ingresso in un cammino di fede. Questo primo maggio coincide, per le comunità italiane, con una graduale ripresa delle attività lavorative. È anche la festa di San Giuseppe lavoratore e quindi affidiamo a Maria e a tutta la Sacra Famiglia il bisogno di concreta ripresa di una vita sociale, ecclesiale feconda”.

Il vescovo ha illustrato anche le motivazioni che hanno portato alla scelta di Caravaggio come luogo dell’Atto di Affidamento alla Madonna dell’Italia: “La scelta del luogo è stata fatta dal presidente della Cei che ha pensato alla Lombardia, una terra provata dalla pandemia. Il Santuario di Caravaggio è il cuore spirituale della regione, dove regolarmente si riunisce la Conferenza episcopale. Qui convergono pellegrinaggi dalle parrocchie non solo della Lombardia. Ed è un punto di riferimento molto bello. Quindi siamo grati per questa scelta”. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

STASERA ATTO DI AFFIDAMENTO DELL’ITALIA ALLA MADONNA

Oggi 1 maggio 2020 la Cei ha scelto un luogo fortemente per lo straordinario Atto di Affidamento dell’Italia alla Madonna con l’iniziare le mese mariano per eccellenza: i vescovi italiani hanno deciso di affidare l’intero Paese sconvolto dal coronavirus alla Protezione della Madre di Dio e per farlo si celebra l’Affidamento con una preghiera e diverse meditazioni in diretta tv e video streaming dal Santuario di Santa Maria del Fonte a Caravaggio. La splendida basilica situata nella Diocesi di Cremona e nella provincia di Bergamo è nell’esatto arco territoriale maggiormente colpito dal Covid-19, con un numero di vittime impressionante che ha gettato nello sconforto negli ultimi tre mesi migliaia di famiglie: scegliere questo luogo, dall’importante valore storico-religioso e dall’altrettanto enorme ruolo “simbolico” nell’area dove è situato, rappresenta la forte volontà dell’intera Chiesa Italiana di affidare all’umiltà della Madonna il destino di un Paese intero segnato dalla pandemia.

«Da questo luogo che racchiude in sé la sofferenza e il dolore vissuti in una terra duramente provata dall’emergenza sanitaria, la Chiesa affida alla Madonna i malati, gli operatori sanitari e i medici, le famiglie, i defunti e prega per i lavoratori, messi a dura prova dall’emergenza», scrive la Cei nella lunga nota di presentazione dell’intero gesto spirituale. 1 maggio di venerdì, senza neanche farlo apposta, con le meditazioni della Passione di Cristo nel rosario che verrà contemplato questa sera nell’Atto di Affidamento (ore 21 con diretta Tv2000, Chiesa Tv, Radio Mater e in streaming sul Portale della Diocesi di Milano): un altro modo per esprimere tutto il dolore per quanto avvenuto e insieme la luce di speranza che la Resurrezione di Gesù getta già nella Passione.

ATTO DI AFFIDAMENTO ALLA MADONNA: LA PREGHIERA DELLA CEI

Le meditazioni scelte dalla Cei per l’Atto di Affidamento dell’Italia alla Madonna sono tratte dalle parole con le quali papa Francesco in più occasioni durante il suo Pontificato (e anche nelle ultime settimane di preghiere e celebrazioni per le vittime del coronavirus) ha parlato della Madre di Dio, affidandole il popolo afflitto: la preghiera a Maria ma nel giorno del suo Sposo, San Giuseppe lavoratore di cui oggi 1 maggio si festeggia la solenne memoria. Una preghiera dunque alle vittime del coronavirus ma anche a tutti quei lavoratori che con tanta preoccupazione guardano al presente e al futuro delle proprie attività stravolte dalle chiusure e i divieti per la pandemia: «I pastori hanno il compito di guidare il loro gregge, il popolo cristiano, ma spesso è il popolo cristiano che spinge i pastori, come è avvenuto in questo caso», ha ribadito il Presidente della Cei, Cardinale Gualtiero Bassetti nel messaggio inviato a tutta la Chiesa italiana in questo particolare giorno di celebrazione dal Santuario di Caravaggio.

IL MESSAGGIO DEL CARDINAL BASSETTI

«Ho ricevuto più di trecento lettere piene di amore e di devozione nei confronti della Vergine Maria in cui», spiega ancora il card. Bassetti, «si chiedeva perché non dedicare al Cuore Immacolato di Maria la nostra nazione, le persone che soffrono per questa epidemia, tutti coloro che lavorano negli ospedali e che devono occuparsi del loro prossimo»: e così la scelta di un luogo così simbolico come Caravaggio per affidare l’intera nazione con la meditazione e il rosario di questa sera nella meravigliosa basilica di Santa Maria del Fonte. Dopo le fortissime polemiche tra la Cei e il Governo per la mancata ripresa delle celebrazioni quotidiane e domenicali, Bassetti guarda all’immediato passato e a quanto il popolo di Dio ha sofferto per la perdita di tantissimi sacerdoti e religiose proprio per il Covid-19: «questi medici, infermieri, questi sacerdoti, queste suore, il Papa li ha definiti gli angeli e i santi della porta accanto. Quello che mi ha fatto dispiacere è che se ne siano andati tutti in maniera anonima, senza la possibilità di un funerale perché il funerale è così edificante non tanto per chi è morto, si può sempre pregare e celebrare per lui, ma per la comunità cristiana. La comunità cristiana ha bisogno di riflettere su questi esempi, ha bisogno di accompagnare i suoi morti, soprattutto quelli che sono stati più generosi e hanno dato di più».