Audace colpo dei soliti ignoti, diretto da Nanni Loy

Sabato 7 settembre, andrà in onda, nel pomeriggio di Rai 3, alle ore 15,  la commedia italiana Audace colpo dei soliti ignoti, prodotta nel 1959 dalla S.G.C., Titanus e diretta da Nanni Loy, l’inventore della candid camera, come sequel del film I soliti ignoti, uscito nelle sale italiane l’anno precedente. Il soggetto è di Age & Scarpelli così come la sceneggiatura a cui si è aggiunto il contributo dello stesso regista.



Il film racconta la storia di delinquenti che non sono molto bravi nel loro mestiere e il più delle volte non riescono a portare a termine le loro missioni e risultano ridicoli agli occhi del pubblico. L’atmosfera italianizzata e la comicità dei personaggi in forte contrasto con i veri criminali viene maggiormente sottolineata dalla colonna sonora di genere cool jazz prodotta da Piero Umiliani.



Torna il protagonista del primo film, il grande “mattatore” Vittorio Gassmann e il resto del cast comprende, tra gli altri, gli ottimi Nino Manfredi, Claudia Cardinale e Gastone Moschin.

La trama del film Audace colpo dei soliti ignoti: una rapina che ha successo ma che va a rotoli ugualmente

Nell’Audace colpo dei soliti ignoti, Peppe detto ‘er Pantera’, dopo aver fallito il suo ultimo colpo, decide di lavorare come muratore, fin quando un giorno, sulla strada di ritorno verso casa, viene pedinato da un uomo che gli si presenterà davanti alla porta di casa come Virgilio. Il gangster di Milano venuto a sapere del colpo fallimentare ma credendo nella capacità di Peppe, gli propone un nuovo furto preparato nei più precisi dettagli da egli stesso: rubare l’incasso delle giocate al Totocalcio grazie alla complicità del ragioniere.



Peppe dovrà solo formare la sua squadra di criminali per l’azione e seguire le indicazioni di Virgilio. Il colpo dovrà avvenire a Milano seguendo uno schema ben preciso: provocare un incidente alla fine di una galleria, facendo manovra contromano con un camion, in modo da bloccare anche l’auto che trasporta gli incassi. A questo punto dovranno prendere i soldi e scappare su due auto diverse fino ad un punto di ritrovo, in cui sarà pronto con un auto falsificata un complice, pronto a trasportare i soldi fino a Bologna, per raggiungere il treno dei tifosi in viaggio verso Roma.

Tempo stimato: 1 ora e 50 minuti. Nonostante la cura nei minimi dettagli il piano non va come previsto: durante il falso incidente Peppe si fa male sbattendo contro il parabrezza e scappa, gli altri membri rimasti riescono a prendere i soldi ma sono costretti a colpire in testa il ragioniere complice ma che doveva risultare come povera vittima. Il gruppo riesce infine a scappare con il bottino e prendere il treno per Roma, ma pensierosi per la scomparsa del loro capo Beppe e con la paura che sia stato arrestato, decidono di lasciare i soldi nel deposito bagagli della stazione per tutta la notte.

Peppe, che in realtà si era rifugiato da Floridiana (complice di Virgilio), trascorre la notte a Milano e il giorno dopo va a Roma per festeggiare la riuscita del colpo insieme ai suoi amici. Le indagini della polizia, dopo la scoperta di una serie di indizi importanti, si spostano a Roma e il gruppo di Peppe ‘er pantera’ viene indagato ma senza successo grazie ai buoni alibi creati dai membri.

Qualche giorno dopo, Capanelle (che aveva preso parte anche al colpo precedente e che ha sempre fame) decide di andare a prendere una parte dei soldi lasciati in stazione per poter fare un’abbondante colazione che lo porterà ad essere ricoverato per indigestione con la valigia carica con sè. Dopo un’accesa discussione, tutti si rendono conto di non volere conservare soldi nel proprio domicilio per paura di essere scoperti, decidono di abbandonarli su una panchina e chiamare anonimamente la polizia. Dopo la chiamata alcuni si pentono e tentano di recuperare i soldi ma sentendo le sirene della polizia avvicinarsi scappano a gambe levate.