Un audio inedito rivela cosa si sono detti Attilio Fontana, Giulio Gallera e Roberto Speranza il 4 marzo, durante una riunione a Milano con i vertici della Regione Lombardia. Lo diffonde oggi il Corriere della Sera, che ripercorre quanto accaduto in quei giorni. Il giorno prima la provincia di Bergamo aveva superato per la prima volta la zona rossa del Lodigiano per aumento giornaliero di contagi. Eppure, nessuno il giorno dopo dimostrava di aver compreso quanto fosse difficile la situazione ad Alzano Lombardo e Nembro, in tutta la Val Seriana e nel capoluogo. Infatti, la riunione riguarda temi che non hanno a che fare con la diffusione del contagio e che erano stati anticipati al mattino da Fontana. Sostegno alle famiglie e alle imprese, Lombardia zona rossa ma solo economicamente. Durante l’incontro però si parla anche di Alzano Lombardo e Nembro. Lo rivela un audio, registrato dai presenti alla riunione e rimasto finora inedito, diffuso dal Corriere della Sera. Sono due minuti di registrazione in cui Gallera e Fontana parlano con cautela al ministro dell’istituzione della zona rossa. Quando poi si tratta di “stringere”, si affidano alle valutazioni del governo.



AUDIO INEDITO SU ZONA ROSSA ALZANO E NEMBRO

Quindi Fontana e Gallera chiedono, ma senza insistere o pretendere. “Alzano e Nembro… Voi volevate fare… secondo me, l’idea della zona rossa lì, al di là che dia il messaggio che magari non è perfettamente lì… però là c’abbiamo il secondo focolaio… sta crescendo e là non c’è la percezione perché chi abita lì… questi continuano a uscire, vanno in giro”, dice l’assessore al Welfare, come riporta l’audio inedito diffuso dal Corriere della Sera. Poi aggiunge: “Quindi bisognerebbe proprio… che ha fatto la proposta… “. E Speranza replica: “Sì, sì, ci stanno ragionando… Appena rientro, provo…”. Il giorno dopo Gallera spiega che attende le valutazioni del governo: “Siamo pronti ad accogliere ogni misura, anche quelle più rigide, che dovesse decidere il governo”. Quindi, la Regione Lombardia lascia la decisione a Roma. In Lombardia nessuno vuole prendere l’iniziativa di una misura che appare impopolare in quei giorni o troppo drastica.



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