La storia di Audrey, una donna vittima di violenze s*ssuali e di minacce da parte del marito (che lei ha denunciato) è stata narrata su Rai Due all’interno del programma “I Fatti Vostri”. La sfortunata protagonista di tale vicenda ha raccontato ogni cosa dall’inizio: “Ci siamo conosciuti a un matrimonio, mia mamma è di origini campane. Poi abbiamo approfondito la conoscenza sui social network, fin quando lui è arrivato in Francia nel 2010 con un biglietto di sola andata. Rimasi incinta del mio primo figlio, nato nel marzo del 2011. Nel frattempo decidemmo di prendere una casa per noi e mia madre trovò un lavoro per lui”.
A maggio 2011 l’uomo, a seguito di un disguido sul lavoro, decide di non lavorare più e iniziò ad avere nostalgia dell’Italia: “Diceva di avere un progetto professionale, una possibilità lavorativa – ha affermato Audrey –. Voleva mettersi in proprio. Io feci il sacrificio di lasciare famiglia e lavoro e a luglio 2011 ci ritrovammo in Italia. Iniziò un incubo. C’è un episodio sconvolgente, datato 19 ottobre 2019, la sera del compleanno del mio secondo figlio: c’era un femminicidio in tv e lui mi puntò un coltello alla gola davanti a mia madre, dicendo che prima o poi anche io e lui saremmo stati protagonisti di una simile notizia”.
AUDREY: “LUI SA DOVE SONO OGGI”
Il marito di Audrey non si è limitato alle minacce, purtroppo. Lei stessa, a “I Fatti Vostri”, ha asserito: “Ha picchiato i bambini con la cintura, in casa tirava i pugni sul tavolo, sbatteva le porte. Si disinteressava della vita dei nostri figli. Era assente. Mi costringeva con la forza ad avere rapporti s*ssuali, anche con nostro figlio piccolo, di 5 anni, nel letto. Era inutile ribellarsi e avevo paura”. Così “l’ho denunciato e, con l’aiuto dei carabinieri, il 24 maggio 2021 mi hanno portato in un centro antiviolenza insieme ai miei bambini”.
La pm aveva chiesto l’archiviazione del caso: “Ha sminuito un coltello alla gola, ha detto che un uomo può avere rapporti contro la volontà della donna”, ha raccontato Audrey. Le ha fatto eco il suo avvocato, Michele Sarno: “Glissare e vergare con argomentazioni inaccettabili tematiche non discutibili sotto il profilo della veridicità significa annullare 50 anni di battaglia. Questa non è una battaglia di genere, è una battaglia di tutti. È doveroso mettere un punto. Peraltro, Audrey oggi è in un luogo protetto, che però è emerso dalle carte: dunque non è più sicuro e suo marito può raggiungerla in qualunque istante”.