Audun Carlsen: “Boy George è un mostro”
Audun Carlsen, 43 anni, non può dimenticare il calvario vissuto nel 2007 che ha portato Boy George, cantante del Culture Club, in prigione. L’uomo, imprigionato a letto dall’artista nel 2007, ha rivelato a The Economic Times: “Vedo ancora il mostro che è ogni volta che lo vedo. È doloroso che ITV gli dia quella piattaforma”, commentando il suo nuovo lavoro. “Se fossi stata una donna e lui avesse fatto quello che ha fatto, non gli sarebbe mai stato dato il palco. È doloroso che grandi organizzazioni come ITV gli diano quella piattaforma”.
L’uomo ha poi proseguito: “Penso che dargli questo tipo di piattaforma e una quota record mandi il messaggio sbagliato ai sopravvissuti a violenze e abusi ed è semplicemente sbagliato”. L’uomo è stato giudicato colpevole di sequestro di persona, avendo ammanettato al letto l’escort Audun Carlesn nel 2007. Questo sarebbe stato colpevole di volergli sottrarre foto semi-pornografiche dal computer. George avrebbe colpito Carlesn con una catena.
Audun Carlsen: “Non è cambiato”
Boy George, vero nome George O’Dowd, ha raccontato di essere sotto effetto di cocaina e di aver avuto un episodio psicotico al momento dell’attacco. George si è dichiarato non colpevole di falsa reclusione e ha sempre negato l’affermazione del tribunale secondo cui avrebbe picchiato Audun con una catena. Nonostante questo è stato condannato per aggressione e falsa detenzione e incarcerato per 15 mesi.
Nel 2017, in Life Stories di Piers Morgan, ha parlato di ciò che era accaduto: “Mi sono mandato in prigione da solo. Ho detto alla polizia perché ho fatto quello che ho fatto. Stavo avendo un episodio psicotico. Ero un tossicodipendente, quindi non posso dire che le mie ragioni per farlo fossero fondate in alcun modo. Ma ho detto la verità. Ho sempre negato di aver picchiato quel ragazzo“. Audun ha affermato: “Vedo ancora il mostro che è ogni volta che lo vedo. Non è cambiato. Non guarderò I’m A Celeb e adoro quello spettacolo. Potrei guardarlo mentre fa un processo”.