Claudio Baglioni, un artista 70 volte ‘Oltre’ e molto di più. Un uomo, un cuore e una mente che hanno fatto di ricerca e sperimentazione il fil rouge di una vita spesa fra pianoforte e parole, fra lunghi silenzi e applauditissimi concerti nonché da dischi da vendite da capogiro.
Giunto a un traguardo così importante, di lui restano come foglie sempreverdi l’amore per una scrittura immediata e mai banale, per un sound popolare e ricercato insieme, il gusto per una musica suonata tutta tesa ad arrangiamenti orchestrali e ben orchestrati pulsanti e intensi a seconda delle occasioni.
Certo è che l’erede di Lucio Battisti, perché in fondo poi di questo si tratta, è il solo cantautore italiano dopo l’impareggiabile coautore e interprete di ‘Sì viaggiare’ ad aver fatto breccia nel cuore di generazioni con capolavori intramontabili che resteranno per sempre patrimonio comune dell’Italia e di chi la ama.
Canzoni che hanno segnato più epoche, che fanno successo ancora oggi pur nell’era di generi tutti parlati e per nulla suonati come rap e trap, lasciando sempre nel cuore di chi ascolta un retrogusto dal sapore romantico.
Un profumo che si fa poesia anche soltanto quando la voce è appena poco più di un sussurro. Un ritmo senza eguali che sa incalzare quando la partitura s’impenna, e la grinta del canto segue a ruota inerpicandosi su strade difficili e riottose che solo un atleta allenato, un campione, un purosangue della voce di lungo corso come l’artista romano sa come percorrere al meglio, e in sicurezza.
Architetto Baglioni, artigiano sapiente dalle melodie ammalianti e senza tempo, profeta di versi raffinati che nulla hanno da invidiare ai poeti, per tutto questo e molto altro ancora ti dico, senza andare ‘Oltre’, dal titolo di un tuo album pietra miliare della discografia nostrana, “Buon Compleanno”.
E lo faccio da tuo estimatore, insieme a un amico fraterno che ti ascolta da sempre come milioni di altre persone senza bisogno alcuno di essere critici musicali.
Pensa che ha persino chiamato il suo primo e unico figlio proprio come te, Claudio, e che con te condivide gli stessi valori e ideali degli uomini veri e grandi nel campo in cui opera professionalmente. “La colonna sonora della mia vita s’impernia su tre brani memorabili di quello che da sempre è il mio artista preferito”, esordisce l’avvocato Emanuele Crozza, stimato legale già al fianco anche di importanti cantanti italiani.
Per poi riprendere: “A cominciare da ‘Acqua dalla Luna’ del 1990, nella quale mi ritrovo un po’ quasi fosse stata scritta per me, insieme a ‘In un’altra vita’ che avrei voluto saper scrivere e che ho dedicato alla madre di mio figlio quando è venuta precocemente a mancare, sino a ‘Come ti dirò’, tra le più recenti, un pezzo perfettamente in equilibrio tra testo e atmosfera che testimonia come ancora oggi il leone-Baglioni è e resta sempre il numero uno in fatto di musica”.
Auguri, Maestro. Che le note di vita e il cuore vero siano sempre con te.