Tutto su Augusto Daolio, icona indimenticabile dei Nomadi: chi era e com’è morto l’amico e collega di Beppe Carletti

Chi era e com’è morto Augusto Daolio? Conosciuto dal grande pubblico come fondatore dei Nomadi, Augusto Daolio è stato un cantante dal timbro e dalla voce inconfondibile. Nato in provincia di Reggio Emilia nel 1947, l’artista emiliano è stato a lungo uno dei punti fermi dei Nomadi, assieme all’amico e collega Beppe Carletti. Impossibile non menzionare la loro canzone simbolo, uscita nel 1972 e ancora oggi molto ascoltata, Io Vagabondo.



All’età di quarantacinque le condizioni di salute di Augusto Daolio sono diventati allarmanti a causa della malattia, un cancro ai polmoni. Nello stesso periodo pure l’amico Dante Pergreffi, bassista dei Nomadi, si ammala e la situazione precipita. Augusto Daolio, infatti, muore poco dopo, nell’ottobre del 1992, dopo un peggioramento. Molti ritengono, al di là del cancro, che sia stata la perdita dell’amico Dante a peggiorare le condizioni di salute di Daolio.



Augusto Daolio fu stroncato da un cancro ai polmoni. L’amico Beppe Carletti: “Fu terribile perché sapevo come sarebbe andata”

In una intervista rilasciata a Verissimo, Beppe Carletti parlando del compianto Augusto Daolio, ha ricordato l’anno più terribile per i Nomadi, quel maledetto 1992. “E0 stato un anno terribile. Se ne sono andati prima Dante e poi Augusto”. A proposito della malattia di Augusto, a cui come dicevamo era stato diagnosticato un cancro ai polmoni, Beppe Carletti ricorda: “Sapevo già come sarebbe andata a finire, ma gli ho dovuto mentire”.



“Era dura far finta di niente, ma con lui abbiamo sempre parlato al futuro”. “Quando è morto Dante, Augusto si è buttato molto giù e non si è più ripreso”, aveva sottolineato Beppe Carletti, avvalorando la tesi di molti fan dei Nomadi. Sono passati tanti anni dalla morte di Augusto Daolio, ma il suo ricordo è ancora vivo nei cuori di chi lo ha amato.