Min. Valditara pensa agli aumenti di stipendio ai docenti

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha pensato ad un piano per arrivata ai tanto agognati aumenti di stipendio ai docenti. Se ne parla ormai circa da tre anni e mezzo e il ministro in queste ore sembra aver delineato una “roadmap” che permetterebbe, nel 2023, di arrivare a consegnare ai docenti italiani buste paga più consistenti. Si procederà in due step, secondo quanto riportato da alcuni media italiani, il primo dei quali dovrebbe essere immediato.



Infatti, per arrivare agli aumenti di stipendio ai docenti, il ministro Valditara ha pensato prima di rinnovare il contratto nazionale della scuola. Attraverso questa manovra, infatti, in breve tempo i docenti potrebbero vedersi in busta paga circa 50/60 euro in più, cifra che i sindacati in più occasioni hanno bollato come insufficiente. Analogamente, con il rinnovo del contratto docenti si potrebbero anche immediatamente liquidare gli arretrati, permettendo un minimo di riposo e respiro in vista del secondo step ideato del neo ministro dell’Istruzione e del Merito. Infatti, secondo le sue previsioni entro il 2023 si riuscirà a contare su nuovi fondi che porteranno la cifra ai 100/120 euro in più mensili pattuiti da tempo con i sindacati di categoria.



Aumenti di stipendi ai docenti non prima del 2023

In generale, insomma, se nei prossimi giorni i sindacati dovessero approvare la proposta del ministro Valditara, entro dicembre si procederebbe ad aumenti allo stipendio dei docenti pari a circa 50/60 euro con anche il saldo degli arretrati maturati. Arretrati perché il contratto docenti in discussione riferisce al 2019-2021, pertanto se venisse rinnovato (come da previsioni) lo stato dovrà procedere anche a saldare gli arretrati non riconosciuti in precedenza.

Ma il piano di Valditara non si ferma qui e per arrivare ai tanto attesi aumenti allo stipendio dei docenti, bisognerà attendere, probabilmente, la legge di Bilancio. Nel contratto, infatti, è intenzione del ministro inserire una clausola di futuro riconoscimento dei benefici economici approvati con nuove norme. L’idea sembra essere quella di discutere con l’esecutivo eventuali aumenti ai fondi previsti per l’istruzione nel prossimo Bilancio, giungendo alla cifra di 100/120 lordi mensili decisa in comune accordo con i sindacati. Se tutto andasse secondo i piani, insomma, entro la fine del 2023 lo stipendio dei docenti aumenterà di circa 120 euro, mentre a livello di arretrati saranno riconosciuti circa 30 euro lordi al mese per il 2019, 70 per il 2020 e 120 per il 2021.