POSSIBILE DECRETO CONTRO CARO BOLLETTE

Da ottobre le bollette di luce e gas aumenteranno del 40% in media per ogni famiglia italiana: l’annuncio fatto negli scorsi giorni dal Ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani – che segue a ruota quanto già a suo tempo diceva il Ministro MISE Giorgetti mettendo in guardia dalle politiche europee di sostenibilità ambientale – porterà nelle prossime ore a produrre un possibile Decreto che possa quantomeno limitare per legge il rincaro shock dell’energia.



Si è tenuto stamane un vertice a tre fra i Ministri Cingolani, Franco (MEF) e il Premier Draghi per provare a dirimere le linee guida sul decreto con ogni probabilità al varo nel CdM di oggi alle ore 16 (assieme al Decreto sul Green Pass obbligatorio per tutti i luoghi di lavoro). Fonti di Governo all’ANSA ieri sera davano come assai probabilità lo stanziamento di circa 3 miliardi di euro per limitare l’impennata delle bollette: secondo l’Adnkronos, il provvedimento dovrebbe imporre un taglio agli “oneri di sistema” anziché una vera e propria sforbiciata all’IVA. Altre fonti di Palazzo Chigi fanno sapere questa mattina che vi sarà comunque tempo fino al 30 settembre per intervenire sul caro bollette, facendo presagire che il decreto alla fine potrebbe anche slittare di qualche giorno per trovare una quadra più completa. Gig



AUMENTO BOLLETTE, COSA DICE IL MINISTRO CINGOLANI

In una intervista a “Radio Anch’io” su Rai Radio 1, il Ministro Cingolani ha spiegato nel dettaglio le problematiche legate al caro bollette e perché occorre un intervento di sistema assai più centralizzato, dato che il Governo può tamponare un problema ma non può certo risolverlo. «Bolletta elettrica e aumento in arrivo, bisogna ragionare su come viene costruita e calcolata. Ogni Paese ha la sua ricetta. Va un po’ riscritto il metodo di calcolo, lo stiamo facendo in queste ore, stiamo lavorando», spiega il titolare della Transizione Ecologica, attaccato da più parti in queste settimane per le sue considerazioni non contrarie all’utilizzo dell’energia nucleare di nuovo tipo. Il problema del rincaro energetico però non è solo italiano e lo fa capire bene sempre Cingolani: «Non è questione di parole ma di mercato: è sotto gli occhi di tutti che il gas sta aumentando in maniera costante, essendo la materia prima per produrre elettricità noi ne abbiamo un effetto importante sulla bolletta. Circa l’80% degli aumenti vengono dal gas. C’è da mitigare innanzitutto il trimestre che a fine mese chiude e avremo i numeri precisi ma sappiamo che l’aumento è importante. Questo succede un po’ in tutto il mondo, in tutta Europa. Siamo in compagnia perché è un mercato globale. C’è da mettere in piedi un intervento strutturale». Intanto le associazioni Assoutenti e Movimento Consumatori in una nota rendono esplicito in termini di spese il rischio stangata che attende i consumatori nelle prossime settimane, se non vi sarà un intervento cospicuo dello Stato: «si rischia stangata complessiva da quasi 1.300 euro annui a famiglia. Un maxi-ritocco delle tariffe energetiche determinerebbe un maggior esborso annuo pari a circa +500 euro annui a carico di una famiglia con due figli solo per le forniture di luce e gas. Energia più cara si traduce tuttavia anche in maggiori costi per industria, trasporti, esercenti, e per l’intero sistema produttivo e distributivo, con ripercussioni sui prezzi al dettaglio e sulle tariffe».

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