Alta tensione tra Forza Italia e Lega in Veneto, dove è in atto uno scontro attorno al possibile aumento dell’Irap. Le categorie produttive hanno subito alzato un muro, Flavio Tosi, segretario di FI, se l’è presa proprio con il governatore: «Non devono essere le imprese a pagare i debiti della Pedemontana creati dal contratto capestro firmato da Zaia».
Tanto è bastato, come ricostruito dal Gazzettino, per far insorgere la vicepresidente Elisa De Berti, che ha definito «polemiche strumentali» le parole del segretario azzurro, a cui ha ricordato che quando ricopriva il ruolo di assessore aveva approvato proprio quel progetto e ha pubblicato l’elenco degli atti approvati dall’ex sindaco di Verona quando era assessore leghista in Regione. La maggioranza è in subbuglio in Veneto, probabilmente proprio perché i forzisti non ha suoi esponenti in giunta, quindi c’è maggiore libertà nel contestare le scelte dell’esecutivo, anche se guidato da un partito alleato come il Carroccio.
AUMENTO IRAP, SCONTRO TRA FORZA ITALIA E LEGA IN VENETO
Nel comunicato l’ex leghista aveva lanciato accuse pesanti alla Regione, che «prima genera buchi di bilancio con la Pedemontana», ora però «vuole che quel buco lo paghino le nostre imprese» appunto con l’aumento dell’Irap. A nome degli azzurri lo ritiene inaccettabile, accusando anche di poca trasparenza la giunta, visto che si vuole approvare una manovra di questo tipo prima di Ferragosto, con le aziende chiuse e la gran parte dei cittadini in ferie.
Invece, Tosi sostiene che decisioni così delicate vadano messe al centro di un dibattito pubblico e boccia un’amministrazione che vuole «far pagare a chi produce e crea Pil gli sprechi pubblici». Inoltre, ritiene si tratti, in generale, di una mossa che non rispecchia i valori del centrodestra. Per quanto riguarda la Pedemontana, parla di politiche tariffarie che sono sbagliate e si chiede il motivo per il quale un’azienda privata debba «accollarsi errori politici altrui».
LA REPLICA DELLA VICE DI ZAIA A FLAVIO TOSI
Non si è fatta attendere la replica di Elisa De Berti, che si è detta stupita delle dichiarazioni e si è sentita chiamata in causa visto che, oltre ad essere vicepresidente della Regione, è pure assessore alle Infrastrutture e alla Viabilità. «La manovra Irap nulla centra con la Pedemontana», chiarisce l’esponente leghista, precisando che serve per investimenti in conto capitale, invece il canone dell’opera viene pagato in conto corrente.
Per De Berti l’attacco di Forza Italia sembra «una mera speculazione politica», arrivando ad accusare “l’alleato” di ingannare i cittadini, visto che il progetto è stato sostenuto dagli azzurri anche quando guidava la Regione e quando osi ne è stato assessore regionale. Il Carroccio, sottolinea De Berti, ha il merito di essere intervenuta per far risparmiare 9 miliardi di euro alla regione. L’ultima stoccata riguarda le tasse, perché la vice del governatore segnala che non è stata applicata l’addizionale Irpef, mentre l’ex sindaco di Verona «ha quasi triplicato l’Irpef comunale» quando appunto era primo cittadino.