Aumentano le partite IVA aperte nel 2022 rispetto all’anno scorso, nonostante la crisi economica e la crisi energetica conseguente al conflitto in Ucraina. Per quanto concerne i settori con una crescita maggiore possiamo annoverare quelli relativi all’intrattenimento, le attività sportive e l’istruzione.



Aumento partite Iva nel 2022: i forfettari sono il 50%

La metà delle partite IVA aperte nel 2022 ha aderito al regime forfettario, che registra dunque un incremento del 10% rispetto all’anno precedente. Gran parte delle nuove partite IVA è attiva nel nord Italia.

Il 75% delle nuove partite IVA sono state avviate da persone fisiche e non da persone giuridiche. E’ quanto emerge da un comunicato stampa del Ministero delle finanze che ha analizzato i dati del primo trimestre 2022. Nei primi tre mesi dell’anno ci sono state oltre 18.8451 nuove aperture ed il dato riscontra una crescita leggera con un +0,2% rispetto all’anno precedente. Il trend comunque è sempre in crescita a partire dal 2019, quindi dal periodo precedente la pandemia. Nel 2019 infatti sono state aperte 196.060 nello stesso periodo.



Le persone fisiche che hanno aperto una partita IVA hanno riscontrato l’adesione a codici Ateco relativi ad attività professionali per il 23,2%, per il 16% invece si è trattato di partite IVA aderenti al settore del commercio. L’11% delle partite IVA è relativo al settore delle costruzioni.

Aumento partite Iva nel 2022: in prevalenza al nord

Un aumento significativo del 55% ha interessato invece il settore dell’istruzione che invece era in calo negli anni precedenti. Un dato in controtendenza insieme alle partite IVA che hanno aderito alle attività sportive, di intrattenimento, ristorazione.



Il 18,3% delle nuove partite IVA sono nate da società di capitali, mentre il 3,4% da società di persone e ben il 75% da persone fisiche. Il 50% di queste nuove aperture interessato il regime forfettario che è incrementato rispetto all’anno scorso del 9,6%.

Un dato in controtendenza rispetto a tutti gli altri anni ha interessato il settore e-commerce che invece è in calo, dopo una notevole crescita degli anni che vanno dal 2018 al 2021.

Tra le regioni che hanno ospitato la maggiore quantità di aperture abbiamo al primo posto la Liguria, il Lazio e poi la Basilicata. Per il 46,6% le nuove partite IVA sono state aperte nel nord Italia, mentre per il 30,8% al sud e il 22,2% al centro Italia.

Il 60% delle nuove aperture è stato effettuato da uomini, per quanto concerne le persone fisiche. Si tratta soprattutto di giovani sotto i 35 anni. Il 30% delle nuove aperture ha interessato le persone in età compresa tra 36 e 50 anni.