Le mensilità di dicembre e gennaio sono previste aumenti in busta paga. Le ragioni alla base degli aumenti degli stipendi dei lavoratori sono molteplici, la prima è quella che riguarda le novità rispetto al taglio del cuneo fiscale deciso dal governo Meloni.
Aumento stipendi dicembre 2022: dal taglio del cuneo al pagamento dei festivi
Oltre a questa motivazione va anche ricordato che l’inflazione continua a diminuire il potere d’acquisto delle famiglie e quindi ad aumentare il costo del denaro.
Per questo motivo gli incrementi nella busta paga di dicembre saranno sicuramente molto graditi dalle famiglie. Il bonus di Natale è capodanno sono due piccoli incrementi sullo stipendio che andranno ad aggiungere sia la busta paga di dicembre e quella di gennaio.
Trattandosi di un giorno non lavorativo non si potrà godere di un giorno di riposo retribuito, per quanto riguarda il 31 dicembre. In questi casi spetta al dipendente un aumento di stipendio. Per quanto riguarda la vigilia di Natale e il giorno del 31 dicembre precisiamo che non si tratta di due giorni festivi anche se i lavoratori solitamente li intendono come tali e, per questo, non è prevista alcuna tipologia di aumento in busta paga. Diverso il caso del 25 dicembre, 26 dicembre e primo gennaio.
Aumento stipendi dicembre 2022: l’applicazione del taglio del cuneo alla tredicesima
Dicembre inoltre è il mese della tredicesima per chi ha un contratto di lavoro da dipendente e quindi nei prossimi giorni chi è dipendente potrà usufruire di un doppio stipendio oltre al pagamento di due festività, qualora in queste ultime, sia stato un servizio. A ciò si aggiunge lo sgravio contributivo del 2%, che contribuisce ad aumentare l’importo netto, così come previsto dal decreto aiuti bis. In sostanza la tredicesima sarà più corposa del 2%. Ciò significa che la sinergia di tutte queste misure creerà un sensibile aumento degli stipendi per le mensilità di dicembre e gennaio, ma gli aumenti si protrarranno anche nei mesi a seguire.
Il governo ha introdotto questo sgravio contributivo anche per il 2023 e lo stesso sarà aumentato del 1% per chi ha una retribuzione il cui imponibile lordo non supera i 15084. La busta paga di gennaio 2023 e quindi avrà un ulteriore aumento del 1%.
L’aliquota contributiva quindi scende al 6,19%. Da gennaio 2023 si avrà un incremento momentaneo del 1,5% in attesa del rinnovo di contratto. Questo è previsto dalla legge di bilancio 2023.