Nuovo aumento per gli stipendi dei docenti per il 2024, come annunciato dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Il politico, al Festival dell’Economia di Trento, ha parlato di 3 miliardi di euro per il nuovo contratto che andranno ad operare un aumento medio di 160 euro al mese sullo stipendio di ciascun professore. Gli insegnanti, tra il 2023 e il 2024, dovrebbero beneficiare di un incremento di quasi 300 euro al mese: questo perché il governo, a detta del ministro, riconosce l’importanza sociale del ruolo del docente e vuole garantire la giusta retribuzione.
Valditara ha sottolineato: “La scuola è fondamentale e i docenti devono essere nuovamente riconosciuti socialmente, anche garantire loro la giusta retribuzione. Il contratto è stato il mio primo atto”. I professori hanno poi avuto l’occasione di effettuare straordinari diventando ad esempio docente di recupero, docente tutor, docente orientatore o insegnando alla scuola estiva. Tali ruoli sono però stati finanziati con i fondi del Pnrr e quando questi finiranno, i ruoli potrebbero comparire o i compensi essere molto più bassi.
Aumento stipendi docenti 2024, Valditara: “Le nuove norme valorizzano gli studenti”
Al Festival dell’Economia di Trento 2024, il ministro dell’Istruzione Valditara ha parlato anche dell’ultimo decreto in merito alla scuola che cambia le carte in tavola anche dal punto di vista del sostegno introducendo un aumento stipendi per i docenti. Il politico ha spiegato: “Nell’ultimo Consiglio dei ministri abbiamo approvato delle norme fortemente inclusive, per un modello di scuola che mette al centro lo studente. Si tratta di provvedimenti che vanno nella direzione di valorizzare lo studente e includere”.
Così facendo agli studenti, secondo Valditara, verrà riconosciuta un’istruzione specializzata più di alto livello, considerato che oggi 85mila docenti di sostegno sono privi di specializzazione. Poiché il mondo universitario non riuscirebbe, a livello numerico, a formare così tanti docenti di sostegno, “l’idea è quella di coinvolgere Indire con un ruolo sussidiario, per dare specializzazione a tutti i docenti di sostegno a cui manca”. Le famiglie potranno però decidere di proseguire con gli insegnanti attuali qualora si trovassero particolarmente bene, per garantire la continuità didattica.