Con l’ultimo decreto attuativo è stabilito che alcuni milioni di lavoratori riceveranno un aumento per il contratto delle funzioni locali.
In realtà anche i dipendenti del comparto sanitario avrebbero dovuto ricevere gli aumenti fino a un incremento di arretrati che avrebbe raggiunto la cifra di 4.000€ per un totale di 175 euro al mese ma 600.000 di loro non riceveranno gli aumenti. Ecco perché.
Aumento stipendi: cosa prevedeva il nuovo contratto per il comparto sanitario
Gli aumenti concordati per i lavoratori del comparto sanitario non medico potrebbero slittare per 600.000 persone che attendevano di ricevere in busta paga 175 euro lordi in più al mese. Infatti l’accordo è stato raggiunto tra i sindacati e Aran, eppure le proteste dei medici potrebbero far saltare tutto.
Si tratta di un vero e proprio scontro tra medici e infermieri che concerne il nuovo contratto stipulato per le categorie: secondo i medici gli infermieri otterranno delle funzioni sanitarie che non gli competono, mentre per contratto che gli infermieri possono anche ottenere ruoli manageriali all’interno di strutture sanitarie.
L’ultimo Consiglio dei Ministri è presieduto da Mario Draghi ha dato il via libera a un aumento di 175 euro lordi al mese per tutto il personale sanitario non medico. A ciò quindi si potrebbe arrivare a 4 mila euro di arretrati per il periodo che va dal 2019 al 2021. Infatti gli aumenti sono retroattivi.
Aumento stipendi: cosa contestano i sindacati dei medici
La Anaao Assomed e Cimo fesmed hanno inviato una lettera per dire che il personale sanitario non può gestire processi clinici o assistenziali e diagnostici.
Si tratta di compiti che spettano soltanto ai laureati in medicina e per questo hanno bloccato gli aumenti ricorrendo alla Corte dei Conti.
In realtà quella non è l’unica voce contestata, ma all’articolo 28 infatti Si contesta anche la regola che stabilisce che i laureati in infermieristica possono avere anche incarichi di funzione organizzativa all’interno di strutture sanitarie. In questo modo il personale sanitario potrebbe anche avere responsabilità gestionale e amministrativa.
Aumento stipendi: la risposta del sindacato degli infermieri
Il contratto però è stato già sottoposto al vaglio del governo e delle regioni, come sottolineato dal Nursind che giudica le contestazioni del comparto dei medici come un’ingerenza.
Inoltre la protesta dei medici giunge tardiva dato che il contratto è stato sottoscritto già nel mese di giugno e sono stati già nominati degli infermieri come direttore di distretti sanitari in Italia.
Finché non verrà ultimato questo contenzioso grazie all’intervento del giudice, non si potrà nemmeno stabilire quando e come il contratto verrà formalizzato e ritenuto valido e quindi reso attuativo attraverso una serie di decreti che verranno eventualmente emanati dal nuovo governo Meloni.