Aumentare gli stipendi ai prof è uno degli obiettivi condivisi sostanzialmente dalla maggior parte dei partiti che si sfideranno alle urne elettorali il prossimo 25 settembre 2022, ma c’è chi ritiene che non sia la panacea di tutti i mali della scuola. Ad assumere tale posizione è proprio una docente, Paola Mastrocola, che ha scritto col marito Luca Ricolfi il libro “Il danno scolastico”. La donna ha concesso un’intervista al quotidiano “Il Foglio”, nella quale ha analizzato proprio questa tematica a 360 gradi.



Nel dettaglio, Mastrocola si è detta molto “felice di vedere raddoppiati gli stipendi dei prof, ma non è tanto quello il punto, o perlomeno non l’unico e non il più urgente”. Ciò che nessuno dice e che l’insegnante denuncia attraverso le colonne della testata giornalistica sopra menzionata è che si pensa sempre che i problemi della scuola possano essere risolti aumentando gli stipendi e in generale i fondi, ma non si sente molto parlare di cultura”.



“STIPENDI AI PROF PIÙ ALTI? NON È QUESTO IL VERO PROBLEMA DELLA SCUOLA ITALIANA”

Nel prosieguo della sua chiacchierata con i colleghi de “Il Foglio”, Paola Mastrocola ha asserito che le piacerebbe che qualcuno, in campagna elettorale e non, riportasse la scuola alla sua dimensione culturale: “Si sente spesso parlare di stipendi dei prof come se si alludesse alla reputazione sociale degli stessi. Ma è questo il problema? Si misura la reputazione sociale da questo?”.

Fermo restando che Paola Mastrocola sarebbe contenta, come ha lei stesso ribadito, di vedere gli stipendi dei prof crescere,penso che un docente dovrebbe prima di tutto essere stimato in quanto portatore di cultura, figura magistrale che crea attorno a sé un alone di autorevolezza. Mi intristisce che si finisca sempre sul tema dei soldi, quando si parla di scuola, e mai sull’urgenza di un piano di idee per la scuola”.