Avevamo già parlato qualche mese fa della possibilità dell’aumento dei tassi sui mutui, un incubo che per qualcuno è già diventato realtà. Infatti gli interessi per comprare casa son già aumentati, come ha certificato la Banca d’Italia, i tassi fissi salgono sopra quota 2 % dallo 1,85% del febbraio scorso. Ci si attendeva un aumento, ma non di quest’entità.



Aumento tassi sui mutui: chi potrà permettersi un mutuo?

A quanto pare la guerra in Ucraina ha fatto più danni di quelli che ci si sarebbe aspettati. L’innalzamento dello spread BTP Bund che ha avuto un calo soltanto negli ultimi due giorni, toccato nuovi massimi annuali il 9 maggio scorso, ha finito per creare ulteriori preoccupazioni che si son sommate all’incertezza economica dilagante.



A ciò si deve aggiungere anche il maxi rincaro del petrolio e dei prodotti alimentari che sta inasprendo le condizioni finanziarie.

Aumento tassi sui mutui: la decrescita del PIL

E dunque in una situazione come quella attuale dove l’inflazione galoppa al 7,5% e il caro energia per il gas ha subito aumenti del 700%, chi è che potrebbe permettersi di richiedere un mutuo con una rata superiore al 2%?

Del resto con una revisione del PIL in costante ribasso che secondo le si è calato di un ulteriore 0,2% nel trimestre gennaio marzo. Lo spread negli ultimi due mesi di conflitto è volato, fino a toccare il massimo annuale dei 208 punti base e a marzo ha superato il 2,01%. La situazione è quella di un’incertezza elevata che necessita di una stabilizzazione della produzione industriale, settore che anch’esso ha avuto un calo nel primo trimestre dello 0,9%.
Con 100 mila euro di mutuo, ciascun cliente  pagherebbe 600 euro in più all’anno. Così la BCE rende noto un rialzo medio all’ 1,47%.