Aurelia, Giuseppe, Savina Sordi, sono le due sorelle e il fratello di Alberto Sordi, l’attore romano celebrato nel film tv “Permette? Alberto Sordi” in onda martedì 24 marzo 2020 in prima serata su Raiuno. Un film diretto da Luca Manfredi con protagonista Edoardo Pesce nei panni dell’unico ed indimenticabile Albertone nazionale, un mito del cinema Italiano che con la sua risata contagiosa e con la sua arte si è fatto apprezzare e amare in tutto il mondo. Tantissime star americane hanno raccontato di essersi ispirate a lui, al mitico Albertone nato e cresciuto nella sua bella Roma da cui non si è mai voluto separare. Un uomo di altri tempi che è sempre stato legato alla sua famiglia, al fratello Giuseppe, alle sorelle Aurelia e Savina e alla mamma Maria. Un rapporto speciale però lo aveva con la sorella Aurelia a cui l’attore, morto all’età di 82 anni, ha donato tutta la sua eredità da quasi 50 milioni di euro. Alberto e Aurelia sono sempre stati amici e complici come ha raccontato la sorella durante una delle ultime interviste rilasciate a Famiglia Cristiana: “quando eravamo ragazzini, guai a chi me lo toccava, Alberto! Da piccolo, era tutto pelato. Ogni tanto piangeva e allora io dicevo che non lo volevo, lo chiamavo “ciccio pelato”.



Aurelia Sordi: “Alberto era un bambino buono”

Non solo, Aurelia Sordi dalle pagine di Famiglia Cristiana ha condiviso anche alcuni ricordi di infanzia e aneddoti legati al suo amato fratellone Alberto Sordi: “da bambino era buono, molto buono”. Un rapporto davvero magico quello dei fratelli Sordi che hanno sempre vissuto insieme anche con la sorella Savina scomparsa nel 1972. Parlando della sorella Savina, Aurelia ha raccontato: “piaceva avere persone intorno, era felice quando Alberto organizzava piccole feste tra amici. Dopo, Alberto non ha più voluto dare ricevimenti, se non raramente”. Poi la terzogenita di casa Sordi ha anche raccontato alcune cose che Albertone non sopportava: “era molto rigoroso sugli orari del pranzo e della cena. E quando era l’ una e mezza non sgarrava. Quella era l’ ora di pranzo per tutti. Solo che Savina voleva vedere Beautiful in Tv e lui diceva: “Ma che guardi ’ sta robba! Non mi piace. A quest’ora c’ è il telegiornale”. Sul finale Aurelia ha anche condiviso i film che più ha amato del fratello: “La grande guerra, Il marchese del Grillo”, pellicole che ha rivisto a casa con tutti i suoi fratelli grazie ad un teatro che Alberto aveva fatto costruire nella loro casa. “Nella villa Sordi fece costruire un vero teatro, con tanto di poltrone per gli ospiti, buca del suggeritore e sala di proiezione. Sordi tutto da scoprire, che non s’ opponeva a chi diceva che fosse tirchio. E che invece ha donato otto ettari di terreno per una Fondazione che porta il suo nome, dedicata gli anziani”, un Sordi inedito, ma reale. Più forte di ogni pettegolezzo.

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