Aurelia, Giuseppe, Savina Sordi, sono le sorelle e il fratello di Alberto Sordi, il celebre attore romano che quest’anno avrebbe compiuto 100 anni. Il 15 giugno 2020, infatti, il mitico Albertone avrebbe festeggiato 100 anni di vita e per l’occasione sabato 13 giugno su Rai1 va in onda “Alberto Sordi un italiano come noi”, il documentario di Giancarlo Governi che racconta la vicenda umana e professionale di Alberto Sordi, dagli esordi agli onori del Campidoglio che lo ha visto Sindaco di Roma per un giorno. Figure importantissime nella vita di Alberto che è sempre stato molto legati alle sorelle: Aurelia e Savina nata nel 1911 a Roma e il fratello Giuseppe nato nel 1915. Non è un segreto che Albertone avesse un rapporto davvero speciale con la sorella Aurelia che più volte durante la sua vita ha rilasciato una serie di interviste alla stampa parlando proprio del rapporto con il mitico Albertone. In particolare, Aurelia intervistata da Famiglia Cristiana ha ricordato con grande affetto il fratello dicendo: “quando eravamo ragazzini, guai a chi me lo toccava, Alberto” – per poi precisare poco dopo – “però, da piccolo, era tutto pelato. Ogni tanto piangeva e allora io dicevo che non lo volevo, lo chiamavo “ciccio pelato””.
Aurelia Sordi: “Alberto Sordi era un bambino buono, ma…”
Aurelia, Savina e Alberto Sordi sono stati sempre insieme. Nonostante il successo e la fama, il mitico Albertone ha sempre vissuto con le sue amatissime sorelle. A rivelare alcuni dettagli proprio sull’infanzia di Alberto è stata Aurelia che, dalle pagine di Famiglia Cristiana, ha raccontato: “da bambino era buono, molto buono”, mentre sulla sorella Savina: ” piaceva avere persone intorno, era felice quando Alberto organizzava piccole feste tra amici. Dopo, Alberto non ha più voluto dare ricevimenti, se non raramente”. Non solo pregi, Alberto aveva anche qualche piccolo difetto come ha raccontato la sorella Aurelia: “era molto rigoroso sugli orari del pranzo e della cena. E quando era l’ una e mezza non sgarrava. Quella era l’ ora di pranzo per tutti.
Solo che Savina voleva vedere Beautiful in Tv e lui diceva: “Ma che guardi ’ sta robba! Non mi piace. A quest’ ora c’ è il telegiornale””. Infine parlando dei film del fratello, Aurelia in una delle sue ultime interviste rilasciate prima di morire ha detto: “mi piacciono Tutti a casa, La grande guerra, Il marchese del Grillo. Alberto li rivedeva in teatro. Nel senso che nella villa Sordi fece costruire un vero teatro, con tanto di poltrone per gli ospiti, buca del suggeritore e sala di proiezione. Sordi tutto da scoprire, che non s’ opponeva a chi diceva che fosse tirchio. E che invece ha donato otto ettari di terreno per una Fondazione che porta il suo nome, dedicata gli anziani (www.fondazionealbertosordi.it). Sordi che non finisce di sorprendere, perché, come diceva il suo marchese del Grillo, «quanno se scherza bisogna esse’ seri”.