Aurelio “Cochi” Ponzoni: Dal primo incontro con Renato Pozzetto all’amicizia con Paolo Villaggio

Come ogni pomeriggio, “La Volta Buona” di Caterina Balivo è stato impreziosito da ospiti e contributi densi dal punto di vista degli aneddoti e delle emozioni. Il primo a raccontarsi nella puntata odierna è stato Aurelio Ponzoni, meglio noto come “Cochi” in duo con Renato Pozzetto. L’attore e cantante è stato accolto anche per presentare il suo libro: “La versione di Cochi”: “Avevo fatto questo diario privato per le mie 4 figlie che hanno sopportato un padre latitante. Avevo fatto questo diario proprio per raccontare quello che mi è capitato nella vita così quando non ci sarò più potranno andare a vedere cosa ho fatto. Non avevo mai pensato di fare un libro su questo… E’ nato quasi a mia insaputa questo libro”.



Proseguendo nell’intervista a La Volta Buona, Caterina Balivo ha lanciato la classica “slot” per incalzare Aurelio “Cochi” Ponzoni sui momenti più incisivi della sua carriera. Alla vista della foto di Renato Pozzetto, l’attore ha raccontato: “Come ci siamo conosciuti? Eravamo in fasce praticamente, i nostri genitori erano amici ancor prima che nascessimo. Siamo approdati a fare questo lavoro in compagnia di noi stessi, noi due folli già da bambini. Era inevitabile che riuscissimo a trovare una strada che inconsapevolmente è questa che vedete…”. Sull’amicizia e collaborazione con Paolo Villaggio ha invece raccontato: “In televisione ho iniziato con Paolo Villaggio, nel 1968. Era un periodo turbolento ma anche interessante; debuttammo con una trasmissione che creò sconcerto. Era un linguaggio particolare il nostro, se i dirigenti Rai avevano paura? Un pochino sì…”.



Aurelio “Cochi” Ponzoni e Renato Pozzetto: tra aneddoti e “separazione”

Tornando agli indimenticabili sketch con Renato Pozzetto, Aurelio Cochi Ponzoni ha ricordato un particolare aneddoto. “C’è stato un periodo in cui facevamo uno sketch con Pozzetto: lui era un maestro povero e io l’allievo ricco. Ogni compito era un tentativo per avere soldi o vantaggi. Una battuta di Renato era: ‘Prendete un biglietto di 50 mile lire, fate una copia e portate al maestro l’originale’. A quel punto è arrivato un veto del ministro dell’istruzione che ci disse che non potevamo fare più questo sketch”. L’attore – sempre a La Volta Buona – ha raccontato a Caterina Balivo anche un affettuoso e simpatico aneddoto su Raffaella Carrà: “Stavamo registrando una trasmissione radiofonica e arriva una chiamata per lei; abbiamo visto che rispondendo scoppiava a piangere, io e Renato ci siamo preoccupati. Alla fine abbiamo scoperto che le era morto il pesce rosso… Pensai, che tenerezza questa donna! Era simpaticissima, umana fino all’estremo”.



Verso la conclusione dell’intervista rilasciata da Aurelio “Cochi” Ponzoni a La Volta Buona di Caterina Balivo, l’attore ha anche avuto modo di raccontare le ragioni della separazione da Renato Pozzetto, nel momento del passaggio sul grande schermo. “Sono arrivate delle proposte cinematografiche e noi non volevamo farlo. Le nostre nature erano completamente diverse… Essendo diversi siamo riusciti anche a seguire strade diverse. Se mi sono mai pentito? No, pur avendo passato anni meravigliosi con lui, anche con Jannacci e Lauzi, quando hanno proposto dei film a Renato io avevo l’occasione di farne anche io”. Aurelio “Cochi” Ponzoni ha poi concluso: “Se c’è stata invidia dopo? No, ci siamo sempre rispettati a vicenda, ci siamo sempre riconosciuti per la nostra natura e non abbiamo mai litigato. Forse qualche piccola discussione durante la fase creativa, ma roba da niente”.