Scalda decisamente l’attesa di Salisburgo-Napoli il presidente del club partenopeo, Aurelio De Laurentiis. In vista della terza sfida della fase a gironi di Champions League, è partito per l’Austria anche il patron azzurro, e ieri sera ha assistito alla rifinitura della sua squadra. Intervistato da TV Luna, il numero uno del Napoli non le ha di certo mandate a dire, come del resto ci ha sempre abituati nelle sue interviste: “Non mi va di parlare, sai perchè? Perchè leggo le dichiarazioni di tanti pezzi di m… su tutti i siti, e quindi non mi va di parlare. Perchè sento solo caz*ate. Allora poichè a Napoli si vuole distruggere la napoletanità, se la prendessero nel c…”. Difficile capire a cosa si riferisca nel dettaglio il presidente dei partenopei, ma è noto e risaputo che una parte dei tifosi azzurri non ha mai amato, legittimamente o meno, lo stesso imprenditore. Parole forti a cui hanno fatto seguito altre dichiarazioni senza dubbio scoppiettanti in ottica mercato.
AURELIO DE LAURENTIIS: “IBRAHIMOVIC PIU’ DI UNA SUGGESTIONE”
Parlando infatti di un possibile sbarco di Zlatan Ibrahimovic al San Paolo, notizia ventilata ormai da qualche giorno a questa parte, De Laurentiis ha spiegato ai microfoni di Sky Sport, poco prima del pranzo Uefa: “È un amico, l’ho conosciuto a Los Angeles perché eravamo nello stesso albergo. L’ho invitato a cena con moglie e figli e abbiamo passato una serata strepitosa. Potrebbe essere un desiderio vederlo in azzurro più che una suggestione, dipende solo da lui. Se ne parla da qualche mese”. Infine, sulla proposta di rinnovo di contratto di Callejon e Mertens, il patron del Napoli ha specificato: “Ho fatto loro una proposta di allungamento di contratto. Per me sono super pagati data l’età, se vogliono andare altrove non mi opporrò. Gli ho detto che gli riconosco lo stesso stipendio attuale. Ne riparleremo”. Negli scorsi giorni aveva più o meno ribadito la stessa tesi, precisando di non essere assolutamente intenzionato a svenarsi per trattenere i suoi due attaccanti, facendo quindi capire di non voler pareggiare le proposte milionarie giunte dalla Cina nelle ultime settimane.