Confronto ad alta tensione tra Raffaele Auriemma e Giampiero Mughini a Tiki Taka. Il giornalista di fede partenopea ha stroncato le dichiarazioni recenti dell’opinionista di fede juventina su Diego Armando Maradona: Mughini ha infatti tenuto a precisare che la vita privata del Pibe de Oro non è stata propriamente esemplare, tutt’altro che un capolavoro, a differenza di quella da calciatore. «Io ho letto le frasi rivolte da Mughini in questi giorni, frasi che provocano disgusto in chi le ascolta: sono offese rivolte senza pudore quando la salma di Maradona era ancora calda sul suo letto di casa», le parole di Raffaele Auriemma…
Raffaele Auriemma, rivolgendosi direttamente a Mughini, ha poi aggiunto: «Mughini, non ti chiedo di chiedere scusa perché so che non saresti capace, ma almeno potresti tacere perché non sei stato in grado di rispettare il più grande calciatore della storia neanche dopo morto. Ricordati che anche in guerra esiste l’onore delle armi da riconoscere il nemico riverso sul suo algido sacello. Invece tu hai dato la sensazione che non vedevi l’ora di accanirti come un avvoltoio sul suo cadavere sfatto, come hai detto in precedenza, da una vita un po’ troppo spericolata. Nemmeno in questa circostanza luttuosa ti sei limitato a esprimere un giudizio sul valore della persona, anzi ti sei accanito ulteriormente nei confronti di Napoli e dei napoletani, che sui social ti apostrofano come meriti perché non porti rispetto».
Non è tardata ad arrivare la replica di Mughini, che ha tenuto a precisare: «Spiace che qualcuno pensi che io possa mancare di rispetto alla città di Totò, di Eduardo De Filippo e di Pino Daniele, a una tale capitale della storia occidentale. Quelle parole non beatificanti le ho pronunciate in un contesto dove tutti assieme dicevano che Maradona potevano permettersi tutto, che ogni cosa sua era una provocazione alla Maradona e quindi tutto sommato elegante. Uno ha anche detto che il gol fatto con la mano contro l’Inghilterra era una provocazione come il gol successivo: no, secondo me il gol fatto con la mano era una porcata, il gol successivo una meraviglia. In questo contesto mi sono limitato a dire che la vita di quest’uomo non è stata un capolavoro».