Aurora Ruffino, presto su Rai 1 nel ruolo di carabiniera del disaster movie dal titolo “Black Out – Vite sospese”, ha parlato della sua personalità in una intervista a Qn Weekend: “Io sono un essere umano preso dalla ricerca del senso della vita. Non divido il mondo in maschi e femmine ma in individui che s’interrogano sul perché siamo su questa terra. Non certo per comprare case e accumulare denaro”, ha sottolineato.
L’attrice ha iniziato questo particolare percorso spirituale ormai da diverso tempo. “La ricerca della consapevolezza è cominciata quattro anni fa e adesso mi ritrovo nella definizione di ‘ricercatrice di verità’. Replico quello che è stato il percorso di Battiato, teso a toccare l’essenza dell’anima. Mi incuriosisce tutto ciò che, dalla filosofia alle culture delle altre parti del mondo, mi consente di spingere la mia anima verso l’alto”. La recitazione e la danza, insomma, non sono le sue uniche passioni.
Aurora Ruffino: “Cerco senso della vita come Battiato”. Il rapporto col denaro
Aurora Ruffino, al di là della sua vita quasi ultraterrena, è comunque ben consapevole della sua quotidianità, seppure quest’ultima sia spesso diversa da quella degli altri. “La spiritualità non è negazione del mondo in cui viviamo. Siamo fatti di anima, corpo e spirito”, ha precisato. E a proposito di ciò che è superfluo: “Il denaro non è il demonio. Semplicemente lo considero uno strumento utile a sfamarci, a metterci un tetto sulla testa, ma non va idolatrato”.
Lo stesso discorso l’attrice lo fa per i social network, al centro dell’esistenza di molte persone in questa epoca. “Non li vedo come le fonti di ogni male odierno. Io stessa li uso per avvisare chi mi segue dei progetti in cui sono impegnata, ma non ne sono morbosamente schiava. Men che meno per mostrare la mia vita privata”, ha concluso.