Australia, il premier del Nuovo Galles del Sud, Chris Minns si è schierato in difesa delle nuova legge approvata dal parlamento statale contro l’incitamento all’odio razziale, una misura che era stata votata urgentemente dopo l’impennata di episodi di antisemitismo registrati in varie città, culminati con la scoperta di un caravan pieno di esplosivi, che era stato rinvenuto a Dural, probabilmente per un attacco terroristico pianificato contro la comunità ebraica locale.
La norma in particolare punisce con sanzioni severe fino all’arresto, i crimini di questo tipo compiuti con motivazioni di pregiudizio razziale, compresa l’esposizione di simboli d’odio come la svastica e il saluto nazista, ma non coprono altre forme di discriminazione, come quelle basate sul genere e sull’orientamento sessuale. I partiti di opposizione stanno chiedendo l’abrogazione di questa legge perchè sostengono che possa limitare la libertà di espressione e di parola, accusando i politici promotori di aver ingannato l’opinione pubblica, provocando falsi allarmi, pur di approvare in fretta le nuove disposizioni.
Chris Minns difende la nuova legge contro l’odio razziale: “Non possiamo avere la stessa libertà di parola che c’è in Usa”
Per rispondere alla richiesta di abrogazione della legge contro l‘odio razziale e l’antisemitismo, il premier Chris Minns ha pubblicato un comunicato ufficiale sui suoi social, seguito anche da vari interventi in tv, nei quali afferma che tale norma non sarà abolita ma resterà in vigore, per garantire la pace e la sicurezza dei cittadini. Durante una conferenza ha poi detto: “Riconosco che l’Australia non ha le stesse leggi sulla libertà di parola che ci sono negli Stati Uniti, ma queste sono incompatibili con un contesto di multiculturalismo come il nostro“.
Aggiungendo poi una critica su chi è contrario a a questa misura ha affermato: “Mi piacerebbe sapere le persone che vogliono abolire la legge contro l’odio razziale cosa vorrebbero vedere per le strade, quali insulti e offese o discriminazioni o abusi razzisti vorrebbero permettere?“. Concludendo ha poi sottolineato: “Vogliamo mantenere la nostra comunità in pace e fare in modo che le persone possano essere libere dal tipo di diffamazione e odio che attualmente si vede in giro per il mondo, ed è per questo che non possiamo adottare le stesse norme sulla libertà di espressione“.