L’Australia ha deciso recentemente di varare una legge che vieti l’utilizzo, l’esposizione e la vendita dei simboli nazisti e degli oggetti che li riportano. Ad annunciarlo è stato il procuratore generale Mark Dreyfus, su indicazione del leader laburista Anthony Albanese, sottolineando che il provvedimento colpirà tanto le svastiche quanto le due “saette” delle SS su braccialetti, maglietti e bandiere, che sono sempre più diffuse nello stato, accompagnate da una sempre più ampia aderenza alle ideologie dell’estrema destra nazista. Differentemente, invece, in Australia non sarà penalizzato il saluto nazista, lasciando ai singoli stati la libera decisione di applicare strette anche da questo punto di vista.



L’Australia e il problema con il nazismo

“Abbiamo tristemente notato”, ha spiegato il procuratore generale dell’Australia parlando della legge contro l’esposizione di simboli nazisti, “un aumento delle persone che mostrano quei simboli vili che dovrebbero essere ripugnati. Qui non c’è posto per gli emblemi di chi glorifica gli orrori dell’Olocausto. Non permetteremo”, specifica e promette, “alle persone di trarre profitto dall’esposizione e dalla vendita di oggetti che celebrano i nazisti e la loro malvagia ideologia“.



L’allarme sulla sempre maggiore diffusione dell’ideologia e dei simboli nazisti in Australia è arrivato dall’agenzia di spionaggio. Secondo quest’ultima, infatti, i gruppi di estrema destra sono in preoccupante aumento, diventando anche sempre più organizzati e visibili agli occhi dell’opinione pubblica. Secondo il direttore dell’agenzia, Mike Burgess, i gruppi neonazisti sono passati dall’essere piuttosto marginali in Australia, a diventare circa il 30% del carico di lavoro dell’anti-terrorismo del paese. Chiunque violerà la nuova legge, esponendo o vendendo simboli nazisti, potrà incappare in un massimo di 1 anno di carcere, ma saranno esonerati gli utilizzi religiosi della svastica, che per induismo, giainismo e buddismo hanno un carattere spirituale. Anche i collezionisti di cimeli nazisti o oggetti della seconda guerra mondiale saranno esonerati dal carcere, purché gli oggetti che arrecano simboli nazisti siano custoditi con cura e non esposti al pubblico o venduti.

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