Si riapre il caso del “doppio passaporto” in Alto Adige dopo che il Parlamento d’Austria ha approvato ieri sera un emendamento (con i voti dei popolari Oevp e dell’ultradestra Fpoe, ndr) con il quale viene rilanciato il tema del doppio passaporto italiano e austriaco per gli abitanti del Sud Tirolo-Alto Adige, scatenando l’ira del Governo italiano che già un anno fa era entrato in scontro diretto con l’allora Premier Kurz. Nell’emendamento si è deciso che dovranno essere avviati colloqui con Roma e Bolzano sul tema in modo da presentare successivamente un disegno di legge ad-hoc: come riporta l’Agenzia Ansa, «L’emendamento, che non è stato votato dai socialdemocratici e dagli altri partiti presenti in Parlamento, viene invece accolto con favore dalla Suedtiroler Freiheit e dagli ex consiglieri Svp». Per il partito fondato da Eva Klotz, il voto del Parlamento austriaco è un «bel segnale a quasi esattamente 100 anni dagli accordi di Saint-Germain che sancirono la divisione dell’Alto Adige dal Tirolo».
ALTO ADIGE, RIESPLODE IL CASO SUL DOPPIO PASSAPPORTO
Per quanto riguarda invece l’ex assessore provinciale Bruno Hosp (ex consigliere Svp), l’emendamento approvato da Vienna «un segnale europeo della patria sovrana Austria. Si tratta di una chiara dichiarazione di intenti». Sempre per il Südtiroler Freiheit invece il gesto è «profondamente europeista dell’Austria nello spirito di un’Europa senza confini». I vari movimenti “secessionisti” del Sud Tirolo salutano con profondo entusiasmo la volontà dichiarata da Vienna: secondo Sven Knoll, leader del movimento popolare Sued-Tiroler Freiheit «Quasi nella ricorrenza esatta dei 100 anni (il 10 settembre, ndr) della decisione di St.Germain che ha portato alla perdita involontaria della cittadinanza austriaca agli altoatesini, il Parlamento ha inviato un bellissimo segnale all’Alto Adige, quello di riconosce ancora gli altoatesini come parte della propria popolazione austriaca e quindi vuole concedere loro la cittadinanza». Ora si attende la replica dell’Italia che già a fine 2018 aveva ribadito con l’allora Ministro Fraccaro «la volontà del Governo austriaco di insistere con il progetto del doppio passaporto per i sudtirolesi è da considerarsi un’iniziativa ostile. La condivisione della cittadinanza europea rende quest’atto puramente propagandistico e su un tema così importante non possiamo accettare provocazioni».