Il cambiamento climatico sta sconvolgendo gli equilibri naturali di molte zone, comprese le produzioni agricole e le colture che storicamente vengono portate avanti in alcune nazioni. L’ultimo allarme è stato lanciato dai viticoltori in Austria che hanno annunciato una scarsità di raccolto di uve, che diminuisce di anno in anno a causa di elevate precipitazioni ed eventi meteorologici intensi, specialmente nel periodo della fioritura dei vigneti dall’inizio fino alla metà del mese di giugno, che stanno coinvolgendo la regione della Stiria meridionale dove si trova appunto la famosa “strada del vino” e dove si concentra la maggiore coltivazione della vite di tutto il paese.
Per il momento non è a rischio la produzione di mosto e vino, ma come ha dichiarato il presidente dell’Associazione dei viticoltori austriaci, Johannes Schmuckenschlager al quotidiano Die Presse, “se continueranno questi cambiamenti, in futuro potrebbero scomparire molti prodotti tipici, perchè la tendenza è quella di un raccolto che produce meno ettolitri l’anno, dovuta a incompleto raccolto per mancato sviluppo e infezioni fungine sempre più frequenti” .
Clima minaccia il vino in Austria, allarme produttori “La qualità non sarà più la stessa”
Il clima in continuo cambiamento sta modificando non solo la quantità di vini provenienti dal sud dell’Austria, ma anche la qualità. Il gusto sta evolvendo, in particolare non è più presente la tipica acidità che conferiva un gusto unico al prodotto, in favore di una maggiore quantità di zuccheri a causa delle temperature più elevate, frequentemente superiori a 30 gradi. Tutto ciò, come avverte Schmuckenschlager “darà oltre al sapore diverso anche un maggiore grado alcolico al vino” e quindi c’è il serio rischio che in futuro bisognerà rivedere alcuni processi .
Gli agricoltori sono pronti a “scenari da orrore” per i quali stanno prendendo provvedimenti, sperando che questi risultino efficaci per preservare la tradizione della viticoltura nella regione della Stiria. In particolare potrebbero risultare utili reti anti grandine che dovrebbero permettere la naturale fioritura completa entro metà settembre, periodo nel quale solitamente si raccoglie l’uva per la produzione del vino. Ma oltre a questo servirebbe una soluzione per il clima caldo, che sta modificando la struttura del terreno, rendendolo arido e meno permeabile, condizione fondamentale infatti sarebbe quella di avere “giornate calde e notti fresche”, per continuare ad avere le tipiche caratteristiche organolettiche che rendono unico il vino austriaco.