NUOVO COLPO DI SCENA IN AUSTRIA: IL PRESIDENTE VAN DER BELLEN NOMINA UN NUOVO CANCELLIERE. LA DESTRA DELL’FPO TORNA A SPERARE

Un 2025 di assoluti colpi di scena in Austria, dopo mesi di “silenzi” e complicati negoziati per formare un governo in seguito alle elezioni dello scorso 29 settembre 2024: questa mattina il Presidente della Repubblica, Van der Bellen, ha incontrato e poi affidato l’incarico di cancelliere al leader dell’FPO, Herbert Kickl, appena due giorni dopo le dimissioni clamorose dell’ex cancelliere Nehammer (OVP) per il fallimento delle trattative di formazione del governo. Sembrava dunque che la via delle elezioni anticipate fosse tornata di prepotenza in Austria, dato il fallimento dei negoziati per l’uscita di scena dei liberali di Neos e la mancanza di accordi tra il Partito Popolare (OVP) e i socialdemocratici dell’OSP.



Il Partito della Libertà, la destra austriaca che aveva vinto le elezioni, era stato messo in disparte per l’impossibilità di formare un governo di coalizione, visto il “nein” ricevuto da tutti i principali partiti in Parlamento a Vienna. Sono passati tre mesi, e qualcosa è cambiato, specie dopo l’impossibilità palese di formalizzare una coalizione “anti-FPO”, che ha portato alle inevitabili dimissioni del leader OVP, ora sostituito da Christian Stocker. Un’ora di incontro al Palazzo Presidenziale ha visto Van der Bellen cambiare le logiche della vigilia, quando, dopo l’uscita di scena del cancelliere uscente, sembrava prepararsi per elezioni anticipate. Ora tocca a Kickl convincere i partiti della possibilità di un contratto di governo a lungo termine. Se l’FPO riuscisse, nascerebbe così il primo governo austriaco di destra dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.



KICKL CANCELLIERE DOPO LE DIMISSIONI DI NEHAMMER: ORA COSA SUCCEDE? PRIME APERTURE DAL CENTRODESTRA

Un primissimo risultato della nomina di nuovo cancelliere per Kickl è l’apertura del centrodestra conservatore che, solo tre mesi fa, aveva rifiutato di andare al governo con la destra radicale in Austria. Il fallimento di Nehammer e il nuovo corso di Stocker, complici le pressioni politiche per evitare un ritorno alle urne con un sistema elettorale che avrebbe probabilmente riproposto il medesimo schema di non-maggioranza, portano ora a un negoziato rinnovato tra FPO e OVP.

Non è da escludere che possibili aperture possano arrivare nei prossimi giorni anche da altre formazioni minori. Non solo: a vantaggio della destra del neo-cancelliere, i sondaggi in Austria indicano un ulteriore aumento del consenso per l’FPO qualora si tornasse alle urne. Il ragionamento dei conservatori è dunque quello di poter incidere in un governo di coalizione, piuttosto che rimanere all’opposizione di un più “solitario” esecutivo di destra.



«Uno dei compiti costituzionali più importanti del presidente federale è quello di garantire che il Paese abbia un governo funzionante», ha dichiarato Van der Bellen dopo aver annunciato l’avvio dei negoziati per un nuovo governo con l’FPO ora al timone. Il Presidente della Repubblica ha poi confermato l’apertura del centrodestra verso un dialogo con Kickl: «È possibile una coalizione con l’FPO». Inoltre, nel colloquio tra Kickl e Van der Bellen sono state discusse «varie questioni e opzioni». Come a dire, eventuali altri colpi di scena potrebbero non essere finiti in Austria in questo inizio del nuovo anno.