Coda lunghissima, addirittura 40 chilometri, al Brennero al confine tra Italia ed Austria. Il motivo? La decisione di Vienna di sottoporre i camionisti al tampone anti-Covid. Come riportato dai colleghi di Tgcom24, la coda si è formata in direzione Bressanone, causando gravi disagi alla viabilità, considerando anche la temperatura di 10 gradi sotto lo zero.
Come sancito dal governo austriaco, è necessario avere un tampone negativo Pcr o antigenico effettuato nelle 48 ore precedenti l’arrivo al confine tra i due Paesi. La fila chilometrica è causata dalla presenza di postazioni istituite per effettuare i test a chi non è in possesso di un certificato. In queste ore è intervenuto sul caso anche il Ministero dei Trasporti nostrano, istituendo un “filtro” a Verona per evitare di fare procedere i mezzi non in regola.
Austria impone tampone anti-Covid al Brennero ai camionisti: coda chilometrica
Come dicevamo, la coda chilometrica formatasi al confine tra Italia ed Austria ha causato pensati ripercussioni e il governatore del Trentino, Maurizio Fugatti, ha contattato il ministro Enrico Giovannini per chiedere un intervento straordinario del governo. Il presidente della Regione ha messo in risalto il pericolo delle possibili conseguenze legate a questo blocco unilaterale «sia in termini economici che ambientali», invocando la mediazione dei ministeri della Difesa e dell’Interno. Come riporta il Corriere, il presidente di Conftrasporto-Confcommercio, Paolo Uggè, ha scritto una lettera al premier Draghi ed al ministro Giovannini: «Si applichi il principio di reciprocità e anche l’Italia faccia i tamponi ai conducenti provenienti dalla Germania e dall’Austria, disponendo unità mobili di controllo: se gli autisti italiani vengono considerati portatori di virus, non si vede perché il principio non debba valere per tutti».