L’introduzione del lockdown per non vaccinati in Austria ha avuto gli effetti auspicati dal governo. Le vaccinazioni sono triplicate nel weekend. L’esclusione dalla vita sociale dei no vax ha fatto salire il numero delle vaccinazioni già in due giorni. Le immagini parlano chiaro: ci sono lunghe code per ricevere la somministrazione. In tanti vogliono evitare, infatti, i provvedimenti restrittivi destinati solo a chi non si è vaccinato. Così a Vienna e a Salisburgo gli hub vaccinali sono presi d’assalto e le somministrazioni in alcuni casi si sono quintuplicate.
Il ministro dell’Interno austriaco, Karl Nehammer, nel frattempo ha annunciato che ci saranno controlli a tappeto nei prossimi giorni: è pronto a “schierare” 4mila agenti di polizia, più altri 800 poliziotti solo per le attività di controllo. Un giro di vite introdotto dal governo austriaco contrastare la crescita dei contagi: preoccupa l numero dei ricoveri in terapia intensiva dove ormai sono occupati 365 sui 659 letti disponibili, più del 50%. (agg. di Silvana Palazzo)
Austria, lockdown per non vaccinati al via
Da oggi, lunedì 8 novembre 2021, scatta il lockdown per non vaccinati in Austria. Una misura forte, sancita per il rialzo di casi positivi registrato nel Paese. In base alle nuove disposizioni del governo, solo le persone vaccinate e che sono guarite dal Covid potranno accedere a determinate attività come mangiare nei ristoranti, andare dal parrucchiere, partecipare a eventi sportivi e di spettacolo. Le disposizioni valgono anche per gli alberghi.
Le regole del lockdown per vaccinati in Austria prevede l’obbligo di tampone negativo, inoltre, per raggiungere il posto di lavoro, mentre restano le solite restrizioni legate alla mascherine: la Ffp2 sarà obbligatoria in negozi, musei e biblioteche. Per quanto concerne il green pass, sarà valido 9 mesi dopo la seconda vaccinazione. Alla scadenza del nono mese, sarà obbligatoria la terza dose di vaccino per “rinnovare” il certificato.
“Non vogliamo dividere società, ma proteggerla”
«Nessuno intende dividere la società, ma è nostra responsabilità proteggere le persone», le parole del cancelliere Alexander Schallenberg in merito all’entrata in vigore del lockdown per non vaccinati in Austria: «La situazione è eccezionale: l’occupazione delle terapie intensive sta aumentando molto più velocemente del previsto». Non è esclusa, inoltre, la possibilità per gli amministratori locali di adottare misure più stringenti, fino ad arrivare al lockdown totale.
Nelle ultime ore si è acceso il dibattito in Italia sulla possibilità di adottare il lockdown per non vaccinati come in Austria ed è arrivata l’apertura di Sergio Abrignani, membro del Cts, a La Stampa: «È possibile. La scelta dell’Austria è radicale ma importante. Bisogna capire che ci si vaccina anche per non infettare gli altri». Molto più cauto, invece, il coordinatore del Cts, Franco Locatelli: «Sia in termini concreti operativi sia per quanto riguarda la compatibilità con i diritti costituzionali penso sia alquanto problematica quindi non credo sia una soluzione proponibile nel nostro Paese. Quegli elementi non rendono la misura considerabile».