AUSTRIA TORNA NEL PIENO DELLA CRISI: FALLITO ANCHE L’ULTIMO TENTATIVO DI GOVERNO FPO-OVP, KICKL RIMETTE IL MANDATO
In effetti, non c’è due senza tre: dopo il primo colpo di scena con le dimissioni dell’ex cancelliere Nehammer, e il secondo con il mandato affidato al leader della destra radicale, ecco il terzo sconvolgimento di questo 2025 finora “letale” per l’Austria. Il colloquio per fissare un accordo di governo tra FPO e OVP (Popolari) si è infranto a pochi metri dal traguardo: il cancelliere Herbert Kickl, leader del Partito della Libertà, ha così rimesso il suo mandato con una lunga lettera al Presidente della Repubblica austriaca Van der Bellen.
I due partiti che si apprestavano a dar vita ad un primo Governo di Centro-Destra nell’Austria repubblicana, ora si danno contro accusandosi l’un l’altro di aver causato la rottura del tavolo di coalizione: eppure sembravano ben lanciati appena un mese fa con l’apertura a sorpresa del nuovo leader popolare, Christian Stocker, al dialogo con l’ex nemico n.1 Kickl. Polemiche e contestazioni dalle opposizioni di sinistra sono cresciute in queste settimane, il che poteva far presagire una fumata bianca finale sull’accordo di Governo, il primo di destra dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. E invece all’improvviso, l’annuncio ieri del leader FPO sulla remissione del mandato ha visto spegnersi ogni ultima possibilità di dialogo per la formazione del nuovo Governo: l’Austria ha il potere “vacante” ormai da mesi e se finora l’opzione di tornare alle urne era stata accantonata dal Presidente Van der Bellen – anche perché le Elezioni in Austria si sono tenute appena il 29 settembre scorso – ora è uno scenario che non può più essere escluso.
SCENARI AUSTRIA DOPO IL FLOP DEL CENTRO-DESTRA: IL RITORNO ALLE URNE COME EXTREMA RATIO?
Secondo il partito popolare dell’OVP, il fallimento delle trattative per il nuovo Governo in Austria è da intestare esclusivamente al FPO del suo leader Kickl, il quale «è rimasto bloccato nel ruolo di politico di opposizione e non è mai entrato in quello di capo del governo». Di contro invece, nella lettera inviata dal cancelliere nominato ad inizio 2025, è Kickl ad evidenziare tutti i passaggi in cui i Popolari avrebbero cercato di impedire l’iter regolare democratico.
Dalla ripartizione dei Ministri fino al programma stesso di Governo, la destra conservatrice lamenta il mancato rispetto dell’accordo di gennaio 2025: per il fallimento di questo tavolo negoziale, e ì’impossibilità di poter condurre negoziati tra FPO e SPOE (socialdemocratici, l’opzione di ritorno alle Elezioni potrebbe ora non essere più vista come una “boutade” giornalistica. «Nulla è cambiato dopo le elezioni, l’Austria non ha tempo da perdere», chiosa nella parte finale della lettera inviata da Kickl al Capo dello Stato dopo il flop delle trattative coi Popolari, lamentando quel “cordone sanitario” che i vari partiti continuano ad avere nei confronti di chi ha stravinto le ultime Elezioni politiche in Austria. Serve agire e farlo rapidamente, con la decisione di Van der Bellen che è attesa nelle prossime ore: o un nuovo incarico da cancelliere oppure la strada delle urne.