L’Austria fa sul serio: lockdown per i non vaccinati. È ciò a cui sta pensando il governo, con il nuovo cancelliere austriaco Alexander Schallenberg che ha illustrato le possibili nuove restrizioni in un appello alla popolazione. Le restrizioni scatterebbero nel caso in cui il tasso di occupazione delle terapie intensive salisse. Nell’ultima settimana, infatti, i contagi di coronavirus sono aumentati sensibilmente. Invece, per quanto riguarda la campagna vaccinale, secondo gli ultimi dati di Our World in Data, al 20 ottobre 2021 poco più del 62% della popolazione vaccinabile ha completato il ciclo. Per questo l’esecutivo, composto da Popolari e Verdi, su proposta del ministro della Salute Wolfgang Mueckstein ha aggiunto due livelli di allerta con le relative misure, il quarto e quinto.



Quest’ultimo prevede che se il numero dei pazienti nelle terapie intensive dovesse arrivare a quota 600, quindi col 30% di occupazione dei letti disponibili, allora scatterà il lockdown in Austria, che però riguarderà solo le persone vaccinate. Attualmente i posti letto occupati in terapia intensiva sono circa 220.



AUSTRIA, I LIVELLI DI ALLERTA E LE MISURE

«Stiamo per imbatterci in una pandemia di non vaccinati, la maggior parte dei pazienti in terapia intensiva non sono vaccinati contro il Covid-19», ha dichiarato il cancelliere Alexander Schallenberg. Inoltre, ha chiarito che non ci sarà alcun lockdown, oltre che per chi è vaccinato, anche per chi è guarito dal Covid. «Deve essere chiaro a queste persone che hanno una grande responsabilità, abbiamo troppi procrastinatori ed esitanti, troppi che non sono riusciti a farsi vaccinare, vaccinatevi», ha aggiunto il cancelliere Schallenberg. D’altra parte, il ministro Wolfgang Mueckstein ha precisato che al momento l’Austria è nel livello 1, quindi «stiamo parlando del futuro».



Dall’attuale livello 1, si passerebbe al secondo con 300 posti letto occupati. Con 400 pazienti Covid in terapia intensiva si arriva invece il livello 3: in tal caso per i Green pass non verrebbero più accettati i test rapidi. Con 500 pazienti in rianimazione, quindi livello 4, per accedere al posto di lavoro, ristoranti, alberghi, eventi e sottoporsi a visite mediche, non sarebbe più valido alcun tipo di tampone, ma l’accesso sarebbe consentito solo a vaccinati e guariti.