Tensione Austria-Italia sull’emergenza coronavirus. Vienna non ha ancora stabilito una data per la riapertura delle frontiere e per il momento non arriverà. A confermarlo è stato il ministro della Salute Rudolf Anschober ai microfoni di Oberoesterreichischen Nachrichten: «L’Italia è ancora un focolaio, anche se in alcune regioni la situazione è migliorata e l’impegno è grande». Il titolare della Sanità di Vienna ha messo in risalto di essere un grande sostenitore della libertà di movimento, ma in questo momento è necessario avere la massima prudenza con il nostro Paese. Al momento, riporta l’Ansa, resta in vigore l’obbligo di tampone negativo per l’ingresso in Austria e Anschober non tema malumori a livello diplomatico: «E’ vero che la Slovenia rivendica di avere dati postivi, ma è anche vero che dalla Slovenia si arriva facilmente in Italia».
AUSTRIA VS ITALIA, CAOS RIAPERTURA FRONTIERE PER CORONAVIRUS
Sulla riapertura dei confini da parte dell’Austria verso l’Italia si è espresso nelle scorse ore Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia. L’esponente della Lega ha citato l’impegno del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intento a portare avanti la battaglia a livello europeo: «Credo che si risolverà in non moltissimo tempo, ma è chiaro che più tempo passa, più la gente nell’incertezza decide di non prenotare le vacanze in Italia. Questo è uno svantaggio competitivo per il nostro territorio», riporta l’Ansa.
Netta la presa di posizione dell’europarlamentare veneta della Lega, Rosanna Conte: «Ancora oggi non vi sono certezze sulla riapertura del confine con l’Italia e questo sta avendo contraccolpi negativi sulla programmazione turistica e sull’economia. E’ ormai chiaro che Vienna sta facendo ‘melina’ per accaparrarsi più turisti e toglierli al nostro Paese, a partire dal target più ambito, quello dei turisti tedeschi», il suo commento in una nota.