L’inquinamento ha degli effetti anche sull’autismo? Negli ultimi anni sono sempre di più gli studi che stanno cercando di stabilire un legame fra inquinamento e spettro dell’autismo e anche in Francia si stanno verificando numerose ricerche a riguardo. In particolare, 1.700 famiglie sono state messe “sotto esame” negli ultimi 10 anni per capire eventuali correlazioni dirette. Amaria Baghdadli professoressa e ricercatrice dell’università di Montpellier, ha spiegato a France24 che: “La nostra esposizione alle sostanze chimiche è aumentata di 100 volte negli ultimi 50 anni, siamo esposti quotidianamente a sostanze chimiche attraverso una varietà di situazioni e abbiamo già studi circa l’impatto neurologico sugli animali dell’esposizione ai pesticidi”.



Le fa eco la dottoressa Emerald Vixen, che aggiunge: “Possiamo osservare lo stesso fenomeno negli essere umani. Ci sono studi a riguardo come quello della Hardwood University che una donna in stato di gravidanza esposta ad alti livelli di inquinamento aveva il doppio della probabilità di avere un figlio autistico. Se viene dimostrata una correlazione diretta fra inquinamento e autismo, sarebbero solamente l’ultimo di una lunga serie di rischi che l’inquinamento ha sul nostro sviluppo e la nostra salute”.



AUTISMO E INQUINAMENTO, C’È CORRELAZIONE? SERVONO ULTERIORI STUDI MA…

In ogni caso la maggior parte degli addetti ai lavori si dice concorde sul fatto che servano ulteriori studi per stabilire una correlazione diretta. Certo è che il particolato atmosferico, il biossido di azoto e l’ozono, che sono le principali sostanze rilasciate nell’atmosfera, hanno degli effetti negativi sulle persone a cominciare da patologie respiratorie che possono aggravarsi in patologie cardiache, e cancro.

Nelle aree dove l’inquinamento è maggiore, la mortalità è più elevata e si riduce anche l’aspettativa di vita: “Se negli ambiti appena citati disponiamo di evidenze solide – precisa Fnomceo, Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici – un numero crescente di studi sta indagando sulla correlazione tra inquinamento dell’aria e aumento di patologie del neurosviluppo: i primi risultati mostrano una possibile associazione, ma sono necessarie ulteriori ricerche”. Ovviamente i più esposti all’inquinamento sono anziani e bambini.



AUTISMO E INQUINAMENTO, C’È CORRELAZIONE? 97% POPOLAZIONE EUROPEA ESPOSTA A INQUINANTI

In Europa il 97% degli abitanti è esposto a livelli di PM2.5 superiori ai limiti stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Molti studi si soffermano in particolare sulla salute respiratoria, ma esistono correlazioni anche fra inquinamento e sovrappeso, obesità, sviluppo psicomotorio e disturbi comportamentali.

Non esistono invece forti evidenze sull’autismo tali da confermare una correlazione diretta, ma in ogni caso negli ultimi anni le ricerche sul tema sono aumentate, soprattutto sugli effetti sul sistema nervoso e sui disturbi del neurosviluppo, registrando una possibile associazione fra particolato fine, monossido di azoto e sviluppo di disturbi dello spettro autistico, soprattutto durante la gravidanza. “I risultati di questi studi, seppur ancora non sufficienti per poter trarre conclusioni definitive, dovrebbero invitare a porre attenzione sulle possibili associazioni tra l’inquinamento e lo sviluppo di disturbi dello spettro autistico”, conclude la Fnomceo.