Auto a guida autonoma, la Cina è già molto avanti sull’approvazione delle regole per l’utilizzo delle nuova tecnologia che sembra essere molto apprezzata dai consumatori, colmando il gap che prima esisteva sul mercato soprattutto tra Pechino e gli Stati Uniti. Nei paesi occidentali, compresa l’Europa, la lentezza delle approvazioni sulle norme e le polemiche sulla sicurezza invece, risultano essere un grande ostacolo alla competitività.
I leader di settore hanno confermato la distanza, commentando i risultati di un sondaggio del McKinsey Center for Future Mobility, sottolineando che c’è la necessità di velocizzare i tempi di adozione. Come riporta il Sole 24 Ore infatti, l’adozione di un regolamento unico potrebbe richiedere fino a 4 anni, e l’Europa è nettamente in ritardo, specialmente per quanto riguarda i robotaxi comandati da remoto, che invece negli Usa stanno già circolando.
Cina approva sovvenzioni per sviluppare sistemi di guida autonoma, lìEuropa resta indietro a causa dei dibattiti sulla sicurezza
Secondo i dati emersi dal sondaggio di McKinsey, gli intervistati avrebbero mostrato un atteggiamento di grande ricezione nei confronti delle nuove modalità di sviluppo della guida autonoma, e molto interesse per i veicoli di livello 4 cioè ad elevata automazione. I consumatori in Cina sono già pronti all’acquisto di queste automobili elettriche evolute, proprio perchè è il fattore chiave che differenzia il mercato e che può influenzare la scelta. Tuttavia in Europa ci vorrà tempo ancora per colmare il gap. La crescita del settore è fortemente penalizzata e rallentata a causa del rallentamento sui provvedimenti di approvazione, che dovranno passare attraverso lunghi dibattiti sulla sicurezza.
L’attesa è soprattutto per i veicoli che permettono di circolare in autostrada con il sistema di assistenza evoluta, grazie alla quale si potranno togliere le mani dal volante, che sarà il prossimo obiettivo di molte case automobilistiche. Per il raggiungimento di un accordo sulla guida autonoma però, occorrerà attendere ancora qualche anno, e nel frattempo la Cina continuerà a crescere, perchè il governo ha approvato in tempi brevi sovvenzioni e supporti, ai quali, come confermano i leader di settore: “L’Ue dovrà rispondere al più presto altrimenti potremmo restare indietro di almeno un decennio“.