A Milano è comparsa un’auto distrutta da enormi chicchi di grandine in via Paolo Sarpi, installazione artistica progettata e prodotta dalla Fondazione CESVI e da Factanza Media al fine di ribadite l’allarma sull’emergenza climatica e sul suo possibile impatto globale. Lo scenario presentato è a dir poco apocalittico e cerca di essere una vera e propria provocazione, sovrastata dalla scritta “Il cambiamento climatico non esiste”, distrutta a sua volta da un chicco di grandine.



L’installazione di CESVI e Factanza, ovvero l’auto distrutta dalla grandine, si inserisce nella cornice della Milano Fashon Week e sarà osservabile su via Paolo Sarpi, tra i civici 19 e 21. Complessivamente, l’installazione durerà fino al 25 febbraio, per un totale di 5 giorni dal 20. Tra i promotori dell’iniziativa figura anche Mirror, mentre è stata realizzata nell’ambito del progetto “Humanitarian Assistance for Vulnerable Flood-affected communities in Pakistan“, finanziato dall’Unione Europea. CESVI e Factanza, grazie all’auto distrutta dalla grandine confermano, ancora una volta, il loro impegno nella lotta al cambiamento climatico, fatto di azioni concrete in teatri come il Pakistan e di un’informazione attendibile e chiara diffusa soprattutto sui social media.



Perché un’auto distrutta dalla grandine: il significato dell’installazione di CESVI e Factanza

Ma qual è il significato dell’auto distrutta dalla grandine comparsa a Milano per la Fashion Week ideata da CESVI e Factanza? Come anticipato, punta ad essere un’aperta provocazione a chi nega, per una ragione o per un’altra, l’esistenza di una crisi climatica, puntando sull’impatto visivo che trasmette un bene durevole e comune, come un’auto, distrutto da un semplice e comune (pur iperbolizzato) evento meteorologico.

Dal pensiero di un’auto distrutta dalla grandine, spiegano da CESVI e Factanza parlando della loro installazione a Milano, si stimola la riflessione sugli effetti del cambiamento climatico ben più drammatici che si verificano in altri paesi del mondo. In contesti come il Pakistan, infatti, a causa degli eventi meteorologici estremi vengono spazzate via abitazioni, villaggi e strutture, come più volte accaduto tra il 2022 e il 2023. Proprio per parlare di questi devastanti effetti vicino all’auto distrutta dalla grandine CESVI e Factanza hanno installato anche totem multimediale che mostra gli effetti del cambiamento climatico, con particolare focus sul Pakistan, tra i paesi meno inquinanti ma più ingiustamente colpiti dalla crisi.



CESVI: “La crisi climatica causa povertà, fame, malattie, guerre”

Il messaggio è chiaro“, spiega Gloria Zavatta, Presidente di CESVI parlando dell’installazione dell’auto distrutta dalla grandine a Milano. “Se pensiamo che quel che accade in Europa e Italia sia drammatico, è necessario guardare più lontano, spesso ai Paesi già colpiti dalla crisi climatica e martoriati da povertà, fame, malattie, guerre, ingabbiati in un circolo vizioso che non lascia scampo ai loro abitanti”. La scelta della Fashion Week, spiega ancora Zavatta, “ci permette di attenzionare un tema di rilevanza assoluta in un momento di grande visibilità per Milano, città della moda, ma sempre più attenta alle tematiche legate alla sostenibilità“. 

Factanza è da sempre in prima linea sulle sfide legate all’emergenza climatica e crediamo sia nostro dovere agire come veicolo di consapevolezza e cambiamento“, ha fatto eco Bianca Arrighini, CEO e co-founder di Factanza. L’auto distrutta dalla grandine, ha continuato, “diventa un simbolo e un monito a riconoscere la realtà del cambiamento climatico e le sue conseguenze devastanti. Non si tratta solo di una manifestazione di solidarietà, ma di un impegno tangibile verso la causa. Portare avanti questo progetto significa mettere in luce le storie e gli impatti umani legati alle crisi climatiche, promuovendo azioni concrete che ricordino l’importanza di un’immediata azione globale“.