È iniziata, negli USA, una vera e propria crociata contro l’auto elettrica. L’ha annunciato il giornalista Federico Rampini di fronte alle telecamere di “Stasera Italia”, trasmissione di Rete 4, sottolineando che “gli ultrà dell’ambientalismo risiedono in California. Gli accademici californiani stanno lanciando una campagna contro l’auto elettrica, dicendo che essa non è affatto a zero emissioni e inquina tantissimo, per via di tutti i minerali e le terre rare che si devono estrarre per costruirne una. L’auto elettrica è il demonio, è partita una nuova crociata.



Il rapporto, intitolato “Achieving Zero Emissions with More Mobility and Less Mining“, è stato redatto dagli esperti della University of California, riuniti sotto l’egida del Climate + Community Project. Come scrive lo stesso Rampini sul “Corriere della Sera”, il report muove i suoi passi da considerazioni ovvie: l’auto elettrica non è a impatto zero, molti suoi componenti per essere prodotti richiedono attività inquinanti, a cominciare appunto dai metalli e dalle terre rare, per finire con la costruzione della rete distributiva (i caricatori).



AUTO ELETTRICA, ACCADEMICI DELLA CALIFORNIA IN RIVOLTA: “È IL DEMONIO”

Rampini ha poi aggiunto che “l’elenco dei misfatti dell’auto elettrica è arcinoto a chi l’ha studiata da vicino, ma fino a un’epoca recente mettere in evidenza ‘l’impurità dei veicoli elettrici era un tale tabù che il regista Michael Moore subì un linciaggio sui social e una vera e propria censura da parte del pensiero unico ambientalista, quando realizzò un documentario sul lato oscuro della transizione a un mondo di Tesla”.

Ma, se gli accademici californiano si dicono fermamente contrari all’auto elettrica, che cosa propongono come alternativa? Quale potrebbe essere una soluzione ecosostenibile? La risposta campeggia sul “Corriere della Sera”: “Un mondo popolato di pedoni, di biciclette e di treni, questa è la loro idea della mobilità. Un’idea molto tipica da ZTL, da privilegiati che abitano in centri urbani ben serviti dai mezzi pubblici”.