La realizzazione di auto elettriche a basso costo sembra essere un’impresa impossibile. Tesla, come riportato da Suddeutsche Zeitung, qualche mese fa, ha annunciato a Grünheide, in Germania, la volontà di portare avanti questo obiettivo. Il prezzo finale della vettura, completamente green, sarebbe dovuto essere di meno di 25 mila euro. I dubbi fin da allora erano stati molti, dato che i salari tedeschi sono tra i più alti. Inoltre, ciò sarebbe stato uno schiaffo ai produttori tradizionali locali.
Anche Volkswagen, tra l’altro, in passato ci ha provato. La sua E-Up, un’auto per la città lunga 3,60 metri, costava solo 27 mila euro. Dopo le prime vendite, tuttavia, la produzione è stata interrotta. Secondo i funzionari, l’azienda ha subito infatti perdite elevate. Il prezzo era troppo basso rispetto ai costi. A resistere, invece, è la Dacia Spring, i cui prezzi partono da 15.500 euro ma soltanto perché essa è compresa nel bonus ambientale da 7.200 euro, che scadrà nel 2025. Nonostante le performance siano ridotte e le prestazioni di ricarica sono lente, dunque, va a ruba. Almeno per ora.
Auto elettriche a basso costo: è un’impresa impossibile? Tanti tentativi falliti
Il problema è delle auto elettriche a basso costo, in tal senso, è alla base. Le piccole vetture di questo genere con un’autonomia modesta costano circa il doppio di un veicolo a benzina economico. Ma non è tutto. Per ridurre le spese, infatti, è anche necessario rivolgersi alla Cina, come ha fatto proprio la Dacia. Anche la la nuova Mini elettrica, la nuova Smart e il nuovo entry-level EX30 di Volvo sono prodotti oltreoceano. Temendo una mole crescente di importazioni di automobili cinesi, i politici europei stanno quindi pensando a degli ostacoli doganali.
È per questo motivo che Tesla, con la sua fabbrica europea Gigafactory Berlin-Brandenburg, potrebbe rientrare in gioco con le sue nuove proposte. Volkswagen invece potrebbe spostare la sua produzione in Spagna. Entrambe stanno comunque sviluppando nuovi processi produttivi per abbattere i costi. Il futuro del settore è tutto da scrivere.