Un articolo del Wall Street Journal rivela come sia ripartito l’allarme pirateria informatica, che presto coinvolgerà il settore delle auto elettriche. Gli esperti confermano tutti i rischi della scarsa sicurezza che attualmente c’è nel settore. L’aspetto cybersecurity, infatti, viene spesso troppo trascurato, e presto i veicoli elettrici e i loro componenti computerizzati potrebbero diventare il principale bersaglio degli hacker. La pirateria digitale sta già colpendo moltissimi apparecchi elettronici coinvolti negli impianti delle auto elettriche. Sono numerosi i casi già confermati di attacchi ai danni di proprietari, che improvvisamente si ritrovano, ben che vada, a non poter utilizzare più il mezzo di trasporto.



I rischi maggiori sono rappresentati dal fatto che questi veicoli sono costantemente in comunicazione con la rete wi-fi con la casa produttrice e dal fatto che acquisiscono informazioni anche quando si trovano allacciate alle colonnine di ricarica. Infatti, i software di cui sono dotate le auto elettriche devono sempre rimanere collegati per informare i guidatori di eventuali problemi, ma questo dà il “la” anche all’esposizione a intrusioni da parte di pirati informatici.



Auto elettriche bersaglio di cyberterroristi, gli esperti: urge regolamentare sicurezza

Sarebbero moltissimi i fronti sui quali possono attaccare gli hacker, con pericoli molto seri che vanno dall’uscita fuori strada con gravi incidenti, fino ad auto elettriche che si incendiano da sole a causa di falle nel sistema elettronico. Presto, però, verrà imposto l’utilizzo di questi veicoli a tutti i cittadini, e bisognerà attuare alcune disposizioni per prevenire qualsiasi rischio informatico.  Gli esperti di cybersecurity affermano che occorre mettere in conto anche uno scenario molto grave, che potrebbe coinvolgere più mezzi contemporaneamente.



Ad esempio, nel caso si attaccassero tutti i software di un certo modello e le auto rimanessero immobili nel traffico o contemporaneamente venissero deviate appositamente per provocare gravi incidenti mortali. Questa probabilità rafforza anche le ipotesi che i veicoli elettrici possano diventare bersaglio del terrorismo internazionale, che ormai è composto da molti pirati informatici. Secondo Stuart Madnick, uno dei massimi esperti in cybersecurity, quindi, è assolutamente necessaria una “chiamata all’ordine” per imporre un controllo centralizzato e regolamentato da parte di tutti i Paesi.