L’amministratore delegato della BMW ha avvertito che i piani dell’UE per vietare i veicoli con motore a combustione stanno spingendo i produttori europei di auto più economiche in una guerra dei prezzi con i rivali cinesi che difficilmente riusciranno a vincere. Oliver Zipse ha sottolineato che “il segmento di mercato delle auto di base scomparirà o non sarà più realizzato dai produttori europei”. I marchi automobilistici cinesi come BYD, specializzati in auto elettriche, sono infatti in crescita. La Cina, negli ultimi 15 anni, ha creato un’industria dei veicoli elettrici che ha conquistato gran parte delle catene di fornitura mondiali di batterie.
Adesso, di fronte ad una concorrenza sempre più agguerrita in patria, sta cercando di entrare nel mercato europeo. “Voglio inviare un messaggio: lo vedo come un rischio imminente”, ha spiegato ancora Zipse, aggiungendo che le case automobilistiche premium come BMW sono sempre più in discesa nel mercato a causa dei produttori cinesi, in grado di mettere in vendita veicoli più economici.
Auto elettriche, preoccupazione in Europa
I piani dell’UE di eliminare gradualmente i veicoli con motore a combustione entro il 2035 sono stati criticati a lungo dall’industria automobilistica Bmw. Le preoccupazioni sono varie: dal mancato accesso alle materie prime necessarie per produrre le batterie delle auto alla lenta implementazione delle infrastrutture di ricarica. Zipse si è anche chiesto se la scadenza del blocco – dal 2035 – potesse essere rispettata. Riguardo la legislazione UE sulle auto elettriche prevista per il 2026, ha affermato che l’infrastruttura di ricarica europea è ancora “molto indietro rispetto alle aspettative. Ci sono Paesi dove non sviluppano assolutamente nulla”.
Zipse, che ha supervisionato le linee di produzione della BMW prima di assumere la carica di amministratore delegato nel 2019, ha parlato in vista della conferenza annuale IAA Mobility di Monaco. Nonostante lo scenario di mercato, ha spiegato di non essere “preoccupato per la BMW“, aggiungendo che la società non è stata colpita dalle guerre dei prezzi che stanno spingendo al ribasso i margini di molte case automobilistiche in Cina. Infatti, “c’è una concorrenza molto agguerrita al di sotto dei 300.000 Rmb (41.310 dollari)” mentre la maggior parte dei marchi BMW ha un prezzo superiore.