Le auto elettriche cinesi sono finite sotto indagine negli USA, per volere del presidente Joe Biden, che intende comprenderne i potenziali rischi per la sicurezza nazionale. L’indagine è stata chiesta al Dipartimento del Commercio, che avrà il dovere di indagare, oltre che sulle auto, in generale sulle “tecnologie provenienti da ‘paesi preoccupanti’ come la Cina”, riferisce il sito InsidePaper che avrebbe visionato la note diramata dal presidente.
L’indagine sulle auto elettriche cinesi avviata negli USA, e che dovrebbe dare qualche risultato entro 60 giorni dalla presa in carico della richiesta di Biden, non è un caso unico, perché timori analoghi erano stati avanzati, negli scorsi mesi, anche dal governo britannico. Più recentemente, inoltre, anche Insurance Europe (la federazione europea delle assicurazioni) aveva avanzato gli stessi dubbi in una lettera per la Commissione UE. L’assunto di base, in ognuno di questi casi, è che le auto elettriche sono connesse alla rete, oltre che ai cellulari dei proprietari, e potrebbero facilmente, specie se cinesi, diventare strumenti di sorveglianza di massa, oppure di spionaggio.
Biden: “Valutiamo limiti sulla circolazione di auto elettriche cinesi”
La tesi sulle auto elettriche cinesi, insomma, è che potrebbero diventare all’occorrenza mezzi di spionaggio di massa, rischiando di danneggiare la sicurezza nazionale americana. “La Cina”, sottolinea Joe Biden nella nota, “è determinata a dominare il futuro del mercato automobilistico, anche attraverso l’uso di pratiche sleali” che rischiano di “inondare il nostro mercato con i suoi veicoli, mettendo a rischio la nostra sicurezza nazionale“.
Secondo Biden, per frenare quello che potrebbe presto diventare un problema, ovvero l’ascesa delle auto elettriche cinesi sul mercato USA (ancora una fetta ampiamente minoritaria), si potrebbero ipotizzare delle barriere commerciali. Infatti, secondo il presidente è illogico che “la Cina impone restrizioni sulle automobili americane” e lo stesso non viene fatto per “i veicoli smart provenienti dalla Cina”. Inoltre, contro le auto elettriche cinesi, sempre per i rischi connessi alla raccolta dati, a novembre 14 membri del congresso avevano inviato 10 lettere ad altrettante case automobilistiche della Cina che operano negli USA, chiedendo spiegazioni. Ignoto se vi sia stata una qualche risposta.