Brusca frenata delle auto elettriche in Europa nel mese di marzo 2024. Come riferisce Libero, i numeri sono eloquenti, leggasi -11 per cento su base annua nei 27 Stati Membri, un netto calo rispetto al marzo del 2023. In totale ne sono state immatricolate 196.411 contro le 220.778 di un anno fa, e ciò non è affatto un bene. A sottolineare ancora di più la questione uno studio presentato dal Commissario Ue, Thierry Breton, che ha individuato 5 diversi motivi basi per cui difficilmente l’Europa, con questi ritmi, riuscirà ad abbandonare i motori a combustione, quindi benzina e diesel, entro la fatidica data del 2035, così come previsto dalla direttiva Ue.
Nel dettaglio si sottolineano i prezzi ancora troppo elevati delle auto elettriche, la dipendenza di fatto dalla Cina per quanto riguarda le importazioni di batterie e i componenti critici, la rete di colonnine che non è ancora capillare, ed eventuali possibili sovraccarichi nella stessa rete. Soprattutto sono le vendite che crescono a rilento a far preoccupare maggiormente Breton: «Il Green Deal non sarà raggiunto con la bacchetta magica o con un ordine esecutivo di Bruxelles», ha detto lo stesso parlando con Politico.eu.
AUTO ELETTRICHE, CROLLO UE: LA DENUNCIA DI BRETON
«Tutte le condizioni abilitanti devono essere soddisfatte», ha precisato, a cominciare dal fatto che le vendite delle vetture a zero emissioni decollino definitivamente, ma nei fatti sta accadendo il contrario. Stando ai dati di Acea, associazione dei costruttori europei che comprende Ue, Efta e Regno Unito, le immatricolazioni di automobili sono state 1.383.410 a marzo 2024, in calo del 2,8 per cento rispetto a dodici mesi prima, con una quota di mercato delle elettriche che è calata al 13 per cento, quindi 0,9 punti percentuali in meno rispetto al 2023.
Il dato è migliorato rispetto al 12 per cento di febbraio, ma resta comunque inferiore al 14,6 per cento del 2023. A sottolineare il crollo del mercato delle auto elettriche è in particolare la Germania, che fino a pochi mesi fa stava registrando incrementi positivi per quanto riguarda la diffusione delle green. Ma una volta tolti gli incentivi gli acquirenti sono decisamente diminuiti, e per Libero “il caso Germania rappresenta la cartina di tornasole delle difficoltà in cui versa il comparto dei veicoli a emissioni zero”.
AUTO ELETTRICHE, CROLLO UE: IL CASO ELOQUENTE DELLA GERMANIA
A stoppare l’ecobonus era stata la Corte costituzionale tedesca che aveva bocciato lo spostamento di risorse per abbattere i prezzi delle elettriche, dai fondi del Covi appunto al comparto auto. E così che a marzo 2024 la Germania ha immatricolato 31.384 auto, contro le 44.125 di un anno fa, più del 25% in meno.
Resta evidente come le auto elettriche si vendano ancora troppo poco senza incentivi, avendo dei prezzi ancora troppo alti per gli acquirenti. Sul mercato non vi è ancora nessuna auto elettrica al di sotto dei 20 mila euro, anche se forse con l’arrivo della nuova Panda prevista per l’11 luglio prossimo, la barriera potrebbe essere infranta per la prima volta. Questo è il quadro, con prospettive decisamente poco rosee per l’auto elettriche in Europa: c’è la forte possibilità che alla fine l’Ue riveda i suoi piani? Forse sì, ma a quel punto le case automobilistiche come la prenderanno dopo gli investimenti degli ultimi anni?