L’aumento del prezzo del carburante spinge gli italiani ad acquistare auto elettriche e ibride? Tutt’altro. Nel nostro Paese le vendite sono salite rispetto alle auto a diesel e benzina, complice anche una maggiore attenzione verso l’ambiente. Ma i numeri sono ancora bassi, facendo occupare all’Italia le ultime posizioni in Europa, come riportato da Libero. A spaventare sembrano essere soprattutto i costi eccessivi delle auto elettriche e la poca presenza di stazioni di ricarica sul territorio. Se quindi devono optare per un prodotto poco inquinante gli italiani prediligono le vetture ibride.
Guardando agli altri paesi europei vediamo una situazione che vede in testa la Norvegia, dove le elettriche pesano per l’80% delle immatricolazioni, mentre in altri paesi si confermano al centro dell’interesse come in Germania e Francia, rispettivamente con il 18% e il 13% delle vendite. E infine ci sono stati in cui gli acquisti di veicoli a batteria restano marginali. Come da noi (3,8%) e in Spagna (4%). Andamento non migliore al di fuori del Vecchio Continente se consideriamo che negli Stati Uniti, ad esempio, le elettriche pesano per il 5% e in Giappone quotano addirittura l’1% delle vendite.
PERCHÉ VENDITE AUTO ELETTRICHE NON DECOLLANO IN ITALIA
Dietro al poco interesse (seppur crescente) nei confronti delle auto elettriche si nascondono una serie di fattori. Tra questi i prezzi di listino delle automobili elettriche, tuttora decisamente lontani da quelli delle vetture a scoppio. I listini fuori portata degli acquirenti dimezzano da soli la percentuale delle persone realmente interessate. E poi intervengono gli interrogativi di sempre: l’inconsistenza della rete di colonnine pubbliche per la ricarica e l’autonomia tuttora ridotta. Tra l’altro molti di coloro che già hanno acquistato una vettura elettrica hanno dichiarato che tornerebbero ad una motorizzazione tradizionale, a causa dell’elevato tempo di ricarica e delle prestazioni delle batterie a basse temperature ambientali.
E poi c’è la questione delle colonnine personali, evidenziata anche da Italia Oggi. Circa un acquirente di elettrico su tre compra infrastrutture soluzioni di ricarica contemporaneamente all’acquisto della vettura. In pratica si fa installare una colonnina personale a cui può collegarsi. Ma Non basta. Uno su cinque acquista ulteriori servizi legati al mondo energetico, come ad esempio contratti di fornitura di energia rinnovabile, pannelli fotovoltaici e sistemi di accumulo per tagliare i costi di ricarica. Insomma, intorno al mondo delle auto elettriche girano spese che non tutti possono sostenere, e questo ne scoraggia l’acquisto. La prospettiva di simili spese, unitamente ai rincari da cui siamo stati travolti, ha così anche fatto aumentare l’età media delle auto in circolazione, stimata intorno agli 11 anni. Se quindi gli italiani non riescono a permettersi l’auto nuova difficilmente possono fronteggiare i costi esorbiatnti che le auto elettriche portano con sé.