Il futuro della transizione ecologica non è elettrico. A dirlo è Goldman Sachs, che mostra come i dati delle immatricolazioni non sorridano alle auto a batteria. Anche gli istituti di ricerca, ora, “ammettono” che il sorpasso dei motori ibridi è concreto e potrebbe diventare un’alternativa più sostenibile rispetto al solo elettrico, spiega La Verità. Goldman Sachs, nel dettaglio, poco più di due mesi fa aveva stimato che entro il 2035 quasi la metà delle vendite di auto sarebbe stata esclusivamente dedicata all’elettrico. Un altro report più recente, però, ha mostrato un cambio di rotta.
In un rapporto dal titolo “Electric vehicles, what’s next. Time for hybrid” la mobilità elettrica viene messa in discussione, riconoscendo che in Europa il rallentamento delle vendite delle auto a batteria ha portato a una maggior diffusione delle vetture ibride e ibride plug-in. I fattori di questo “stop” sono vari: tra questi il costo superiore delle auto elettriche fino ad arrivare alla carenza di infrastrutture per le ricariche. Non da meno, poi, l’ambiguità delle politiche governative che rende confusi gli automobilisti acquirenti.
Auto elettriche, vendite in calo
Goldman Sachs, nel report pubblicato di recente, rivede il futuro del mercato a favore delle ibride. Secondo l’istituto finanziario, ci sono numerose caratteristiche vantaggiose che le favorirebbero sulle auto elettriche, su tutte le migliori prestazioni del motore durante l’accelerazione. Secondo la banca, a fare la differenza per le case automobilistiche sarà la capacità di generare flussi di cassa in modo da sostenere gli investimenti per le nuove tecnologie. Chi avrà poi un occhio di riguardo nei confronti delle vetture ibride, con un’offerta diversificata, dovrebbe avere buone chance di imporsi sul mercato.
Per quanto riguarda le auto elettriche, invece, secondo la Goldman Sachs ci sarà una discesa in termini di vendite: il volume diminuirà del 2% su base annua nel 2024. Sui veicoli a batteria, però, incideranno anche le modifiche ai sussidi governativi che hanno ridotto gli investimenti iniziali, spiega La Verità. A pesare molto sulle scelte degli automobilisti sono anche i costi dell’elettrico: questo potrebbe portare alla diffusione del ‘Second hand’ con il boom del mercato dell’usato. Attenzione, poi, alle elezioni in Usa e in Europa: l’incertezza potrebbe portare i consumatori a rinviare gli acquisti a quando sarà più chiara la politica governativa nei confronti delle auto a batterie.