Honda e Nissan annunciano la fusione per creare un nuovo gruppo che diventerà il terzo al mondo nel settore delle auto elettriche in vista della competizione con la Cina che attualmente predomina nel mercato. Le due aziende giapponesi hanno infatti deciso di unirsi contro la concorrenza per costituire una nuova holding operativa entro giugno, che comprenderà anche il marchio Mitsubishi Motors. Una scelta fatta soprattutto alla luce delle nuove necessità di investimento che dovranno tenere conto soprattutto dei dazi imposti da Trump sulle importazioni, ma anche per aumentare la produttività dopo le perdite registrate a causa del calo della domanda di veicoli alimentati a batteria.



La partnership quindi, dopo la quotazione ufficiale in borsa che potrebbe avvenire entro agosto 2026 cercherà nuovi finanziatori che con la partecipazione potranno contribuire a contrastare il monopolio delle industrie cinesi e ad adottare nuove strategie che potranno essere utili a conquistare una fetta di mercato importante sia in Europa che negli Stati Uniti, dove al momento predominano soprattutto i marchi BYD e Tesla.



Fusione Honda-Nissan, come è nata questa fusione?

Per conquistare il mercato delle auto elettriche, Honda e Nissan hanno dato il via ad un processo di fusione dei due marchi che avrà come obiettivo principale il lancio di un nuovo gruppo, che sarà il terzo al mondo del settore e rappresenterà una forte alleanza per contrastare il predominio delle aziende cinesi. La holding inoltre cercherà altre alleanze aprendo alla possibilità di aumento in partecipazione anche ad altri storici marchi dell’automotive, come ad esempio quello di Renault che potrebbe aumentare l’investimento dopo aver già acquisito il 15% di Nissan.



Le sfide che questa partnership dovrà affrontare sono molte, la principale, come ha affermato il Ceo di Honda Toshihiro Mibe, sarà quella di unire gli sforzi economici al fine di ridurre i costi di produzione, specialmente per l’approvvigionamento di componenti per batterie che attualmente sono quelli che più gravano sul prezzo finale dei veicoli e che penalizzano i gruppi non cinesi sul mercato internazionale. L’altra importante strategia sarà quella di aumentare la ricerca sull’elettrificazione arrivando a sviluppare nuovi modelli in grado di adattarsi al cambiamento imposto dal regolamento per la transizione energetica ma allo stesso tempo rimanendo funzionali ed accessibili a tutte le categorie di consumatori.