A parità di costi e funzionalità, solamente il 21% dei consumatori preferirebbe auto elettriche a uno a gas, a carburante o ibrido, secondo quanto rilevato dal primo sondaggio KPMG American Perspectives. L’indagine ha preso in esame le opinioni di 1.100 adulti a livello nazionale per indagare sulla loro visione della situazione finanziaria dell’economia statunitense, oltre che su quella personale, oltre ad esaminare il loro atteggiamento nei confronti dell’energia e delle auto, come appunto quelle elettriche. Chiedendo loro quale veicolo desiderassero acquistare, a parità di costi e caratteristiche, il 38% ha risposto che vorrebbe un veicolo standard alimentato a gas.



Per il 34% degli americani interrogati, la scelta ricadrebbe su un ibrido mentre soltanto il 21% vorrebbe comprare un un veicolo elettrico. I veicoli a benzina standard sono i preferiti dei cittadini del Midwest e nel Nordest, rispettivamente con il 40% e il 37% delle persone che li preferirebbero ad altri tipi di auto.



Auto elettriche, i consumatori vorrebbero una ricarica veloce

L’indagine KPMG, indagando le aspettative dei consumatori riguardo i tempi di ricarica, spiega che c’è un netto divario tra le idee dei produttori dell’industria automobilistica e gli automobilisti in sé. Infatti, il 60% dei consumatori desidera ricaricare in 20 minuti o meno ma i dirigenti automobilistici pensano che solamente il 41% degli automobilisti abbia una tale necessità. Inoltre, secondo il sondaggio, pochi consumatori sono propensi a pagare per funzionalità di guida autonoma e intrattenimento, rispetto alla sicurezza, al Wi-Fi e al localizzatore di ricarica, che invece interessano particolarmente.



Molti consumatori statunitensi, secondo l’indagine KPMG, si oppongono all’acquisto di veicoli elettrici a causa della politica: in particolare gli elettori repubblicani avrebbero opinioni negative sui veicoli elettrici e non comprerebbero un’auto del genere anche se potessero permettersela. Dunque, l’avversione nei confronti delle auto elettriche non è propria solamente dell’Europa, dove il mercato fatica a decollare definitivamente: anche negli Stati Uniti i consumatori non sembrano troppo propensi a questo tipo di acquisto.