Attorno alla così detta normativa sulle auto green, che prevederebbe l’interruzione della produzione di motori endotermici a favore degli elettrici per ridurre l’impatto di CO2 delle auto private, continuano a scontrarsi le opinioni degli stati europei. L’Italia e la Germania, tra tutti, sembravano aver raggiunto un accordo per opporsi alla normativa, ritardando il voto in commissione europea della sua entrata in vigore.
L’accordo tra Italia e Germania sulle auto green sembrava, infatti, muovere nella direzione di una preoccupazione comune ai due stati sugli esiti che la norma avrebbe avuto sulle rispettive industrie dell’automotive. Tuttavia, sembra anche che nel frattempo, dopo lo stop in commissione voluto proprio dalla Germania, i tedeschi abbiano lavorato di “nascosto”, conducendo una contrattazione esterna ai canali ufficiali della commissione europea per salvaguardare, esclusivamente, i loro interessi. Ed ora, nella battaglia contro le auto green l’Italia sarebbe rimasta completamente sola, senza più alcun appoggio internazionale, costretta ancora una volta ad adattarsi alle scelte che in fin dei conti sono convenienti solo per gli altri stati.
L’intesa (segreta) Germania-UE sulle auto green
Insomma, a quanto riporta il quotidiano italiano La Verità, che avrebbe messo mano a delle lettere scambiate dal governo tedesco e un commissario europeo, ci sarebbe stata un’intesa sulle auto green. In particolare, come era già stato spiegato in altre occasioni dal governo tedesco, l’intento era includere nella normativa, oltre alle auto elettriche, anche quelle che impiegano i biofuel, ovvero i combustibili prodotti a partire da scarti agricoli, oppure dall’idrogeno.
Concretamente, con la proposta di includere i biofuel nella norma sulle auto green, il governo tedesco ha sottolineato come questi siano a zero emissioni di CO2, pur permettendo l’impiego dei tradizionali motori endotermici. Così facendo, insomma, la Germania avrebbe ottenuto ciò che voleva, ovvero salvaguardare gli ingenti investimenti fatti negli anni per lo sviluppo di biofuel (nel quale sono, non a caso, i primi al mondo), lasciando però indietro l’Italia e la sua posizione sulle auto green. Ora, il governo italiano si troverà senza il supporto della Germania nella sua battaglia contro le auto elettriche, finendo per doversi adeguare all’utilizzo di biofuel (laddove non si vogliano utilizzare i motori elettrici), facendo infine il favore dei tedeschi.