Mentre è già disponibile il nuovo modulo per gli spostamenti fuori Regione, il Ministero dell’Interno ha elaborato e pubblicato il report completo dei controlli sull’autocertificazione nel periodo 4-17 maggio, ovvero sulla prima parte della fase 2 post-lockdown. I controlli hanno interessato 2.412.174 persone (26.855 hanno ricevuto una sanzione, 1,11%) e 911.777 esercizi o attività commerciali (1.349 i titolari sanzionati, 0,15%): dal report totale sulle due settimane che hanno preceduto l’ultimo Dcpm, si registra come la media giornaliera dei controlli è stata di 172.298 persone mentre quella degli esercizi commerciali controllati 65.127. In merito agli ultimissimi dati della domenica pre-18 maggio si può leggere 1.136 persone sanzionate e 27 gli esercizi commerciali, mentre sono 5 quelli chiusi. Sono state poi denunciate in tutto il territorio italiano solo 6 persone per falsa autodichiarazione e 13 per violazione del divieto di allontanamento dall’abitazione per quarantena.. Numeri esigui che fanno ben capire come gli italiani davanti alle forti e pesanti regole di limitazione delle libertà personali hanno reagito con rispetto e senso del dovere.
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NUOVO MODULO O VECCHIO “BARRATO”
Poco dopo le ore 15 il sito del Viminale, come anticipato, ha provveduto a pubblicare la nuova versione del modello di autocertificazione per tutti gli spostamenti fuori Regione dal 18 maggio in poi: prima di tutto il Ministero dell’Interno ribadisce che sarà possibile utilizzare anche il precedente modello (qui il testo) barrando le parti non più attuali (sostanzialmente una riga soltanto affianco alla voce «dichiaro di essere a conoscenza delle misure di contenimento del contagio vigenti alla data odierna»). L’autodichiarazione è in possesso degli operatori di polizia e può essere compilata al momento del controllo, dunque non è per forza necessario avercela dietro se si intende oltrepassare la propria Regione, fatto salvo sempre le tre uniche motivazioni che consentono gli spostamenti infraregionali (lavoro, salute, urgenza e necessità). Come confermato dal Dpcm, non ci sarà invece bisogno di alcuna autodichiarazione dal 18 maggio per andare a trovare parenti, amici o entrare nei negozi/supermercati all’interno della propria Regione.
NUOVO MODULO SPOSTAMENTI
La collezione di 6 versioni di autocertificazione si “riduce” da oggi 18 maggio fino almeno al prossimo 2 giugno: con il nuovo Decreto Legge sulle riaperture, e con l’attuativo Dpcm firmato ieri sera da Conte, l’Italia entra ufficialmente nella fase 2-bis dicendo definitivamente addio all’obbligo di autocertificazione per gli spostamenti all’interno della propria Regione di residenza. Con la ripartenza di attività, negozi e bar-ristoranti, il Governo toglie anche l’ultimo “paletto” per gli spostamenti in città e tra i Comuni, con la possibilità di andare a trovare dunque non più i “congiunti” ma anche amici e chiunque abiti all’interno della stessa Regione (sempre con le dovute misure di distanziamento fisico e con le sicurezze de caso).
Per questo motivo da oggi è valido un nuovo modulo di autocertificazione che di fatto dovrà essere utilizzato solo se si vorrà uscire dalla Regione: al momento ancora il portale del Ministero dell’Interno non ha pubblicato la nuova versione (resta quella, assai simile va detto, per il Dpcm 4-18 maggio che ora andrà in soffitta) ma nelle prossime ore sarà lo stesso Viminale a rendere pubblico il modulo fatto pervenire ieri al Corriere della Sera e disponibile oggi su tutti i media nazionali.
AUTOCERTIFICAZIONE SPOSTAMENTI: DOPO IL 3 GIUGNO…
Mentre non serve più una giustificazione per uscire di casa, le cose cambiano con i viaggi inter-regionali: in quel caso resta d’obbligo l’autocertificazione con consentiti ancora solo tre motivazioni valide, lavoro, necessità e urgenza, salute. Rimane il divieto per tutti gli altri spostamenti, comprese le visite ai congiunti fuori Regione che non potranno essere effettuate fino al 3 giugno 2020: bisognerà indicare l’indirizzo di partenza e quello di arrivo, mentre bisognerà anche dichiarare di non essere sottoposti alla quarantena. Chi viola queste nuove norme decise dal Decreto governativo andrà incontro ad una sanzione amministrativa da 400 euro fino addirittura a 3mila €.
E dopo il 3 giugno cosa accadrà? Se non interverranno ulteriori inasprimenti delle regole nazionali (e potrà accadere solo con una seconda ondata di coronavirus in varie Regioni d’Italia), si potrà non solo ritornare ad uscire dalle Regioni mandando definitivamente in “soffitta” l’autocertificazione, ma anche procedere con viaggi da e per i seguenti Stati: a) Stati membri dell’Unione Europea; b) Stati parte dell’accordo di Schengen; c) Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord; d) Andorra, Principato di Monaco; e) Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.