Dopo due mesi dall’inizio dell’emergenza coronavirus e dopo 5 differenti e consecutivi moduli di autocertificazione Covid-19 per gli spostamenti, forse ci siamo: come annuncia stamane il Messaggero su fonti del Governo, sarebbe pronta in breve la nuova App che potrà permettere di avere un’atuocertificzione elettronica e non più la scomoda versione cartacea da stampare e modificare ogni volta che si esce di casa per motivi strettamente necessari stabiliti e permessi dall’ultimo Dpcm del 10 aprile.



La nuova App sarebbe tra le principali novità a cui sta lavorando la task force nominata dal Governo Conte con a capo l’imprenditore Vittorio Colao per la partenza della fase 2: una applicazione elettronica da scaricare sugli smartphone per gestire le autocertificazioni e geolocalizzare i cittadini, monitorando gli spostamenti di chi è risultato positivo al coronavirus; in secondo luogo, è previsto anche un calendario di allentamento delle restrizioni scaglionato in base alle fasce d’età. «La fase 2 sarà molto più articolata, con una batteria ulteriore di strumenti, una app sui contagi. Gli italiani che lo vorranno potranno essere tracciati nelle loro relazioni», lo aveva spiegato lo stesso Colao nei giorni scorsi dopo l’insediamento a capo della task force per la fase 2.



COME FUNZIONERÀ L’APP PER GLI SPOSTAMENTI

Per capire come funzionerà nello specifico la prossima e imminente App occorre raccogliere le diverse anticipazioni filtrate in queste ore da Palazzo Chigi tramite Tg Com24 e Messaggero: in primis, l’applicazione sarà scaricabile solo dal sito del Governo e usufruibile sia su Android che iOS (Apple) e dovrebbe consentire sia la geolocalizzazione dei cittadini in spostamento che la possibilità di aggiornare la propria autocertificazione Covid-19 senza doversela stampare tutte le volte. La mossa del Governo si avvicina dunque alla modalità che la Corea del Sud utilizza fin dall’inizio della pandemia diffusa: «l’App avrà anche un sistema di allerta per segnalare gli spostamenti, specie di individui soggetti a restrizioni – e risultati quindi positivi al virus – ricostruendo tutti i contatti avuti», spiega il Messaggero ribadendo di essere però ancora in fase di rodaggio dell’ideazione, il che significa che non sarà attiva da domani ma con ogni probabilità da quando partirà effettivamente la fase 2.

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