La nuova autocertificazione è pronta e sta per essere pubblicata dal Ministero dell’Interno. Lo rivela AdnKronos, che conferma le anticipazioni delle scorse ore su come sarà il modello. Nel modulo, che è praticamente uguale a quello attualmente in vigore, è stata inserita tra le motivazioni per gli spostamenti quella sull’incontro con i congiunti (qui le FAQ su Fase 2) e il riferimento all’articolo 1, comma 1, lettera a) del Dpcm 26 aprile 2020. Ma per gli spostamenti per motivi di lavoro e passeggiate non serve più l’autocertificazione. Resta uno dei modi consentiti per giustificare l’uscita, spiega il Corriere della Sera, ma per recarsi a lavoro sarà sufficiente il tesserino, per chi lo possiede. Non sarà necessaria anche per le passeggiate. Dal 4 maggio sarà dunque possibile muoversi all’interno della propria regione di residenza, passeggiare anche lontano da casa e andare a trovare una persona cara, tra i congiunti specificati nelle FAQ sulla Fase 2. (agg. di Silvana Palazzo)
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AUTOCERTIFICAZIONE FASE 2, NUOVO MODULO?
Sono ancora tanti i dubbi relativi all’autocertificazione in vista della Fase 2. Le ipotesi sono diverse: potrebbe essere introdotto un nuovo modulo, c’è chi invece ritiene che possa essere utilizzato quello attualmente in uso, mentre c’è chi auspica un superamento. Non c’è solo il rebus congiunti, ma anche quello relativo al ritorno al proprio domicilio. Se venisse confermato il modulo attuale, allora sull’autocertificazione bisognerebbe barrare le parole all’interno dello stesso Comune e la parola urgente legata all’assistenza a congiunti o a persone con disabilità. Siamo ovviamente nell’ambito delle ipotesi, non a caso a ore dovrebbero arrivare le Faq da Palazzo Chigi con i chiarimenti anche su tutti gli aspetti che chiamano in causa l’autocertificazione. Saranno importanti, ad esempio, istruzioni chiare in merito alle parti da compilare per gli spostamenti nella Fase 2, visto che sono stati integrati i motivi per uscire. (agg. di Silvana Palazzo)
AUTOCERTIFICAZIONE FASE 2, COSA BISOGNA DICHIARARE
L’autocertificazione cambia, si spera per l’ultima volta. Sta per debuttare il modulo per la Fase 2, che presenta delle novità per il Dpcm del 26 aprile. Sul sito del Ministero dell’Interno compare ancora il modulo aggiornato al 26 marzo, ma il sito laleggepertutti ha mostrato in esclusiva quello che dovrebbe essere il modello dell’autocertificazione che sarà reso disponibile sul sito del Viminale. Nella prima parte bisogna inserire le proprie generalità, poi bisogna chiarire di non essere sottoposto alla quarantena e di non essere positivo al Covid-19, a meno che non sia uno spostamento disposto dalle Autorità sanitarie. Bisogna poi indicare dove comincia lo spostamento e con quale destinazione, ma è prevista anche la parte relativa agli spostamenti tra Regioni, quindi c’è la parte con le motivazioni dello spostamento. Oltre a comprovate esigenze lavorative, assoluta urgenza, situazioni di necessità, motivi di salute c’è la parte relativa all’incontro con i congiunti. Nella parte finale sono descritte alcune fattispecie: luogo di lavoro, visite mediche, assistenza a congiunti o persone con disabilità, interventi assistenziali, affidamento minori, denunce di reati, rientro dall’estero e altri motivi particolari da specificare meglio nella parte predisposta. (agg. di Silvana Palazzo)
AUTOCERTIFICAZIONE, SILERI CHIARISCE SU CONGIUNTI
Continuerà a servire il modulo di autocertificazione, chiamato in gergo tecnico dichiarazione sostitutiva di certificazione. Anche per la Fase 2, infatti, bisognerà giustificare il proprio spostamento in quanto, come ripetuto più volte dal premier Conte, non sarà un “liberi tutti”. In molti, comunque, hanno invocato l’eliminazione del modulo suddetto, e fra gli ultimi anche il viceministro della salute, Pierpaolo Sileri, che uscendo allo scoperto in queste ore ha spiegato: “Non so se è stato un errore. Io forse non l’avrei messa, ma capisco la logica – le parole ai microfoni del Corriere della Sera – c’è sempre qualche furbo. Ma se guardiamo questi due mesi, il 95% degli italiani ha rispettato le regole. Non serve mettere un cartello sui ponti del Tevere: non buttatevi di sotto altrimenti morite. Lo sappiamo. Almeno dal 18 maggio io abolirei l’autocertificazione”. Fra le novità negli spostamenti dal 4 maggio, la possibilità di vedere i famosi congiunti, parenti e anche amici. A riguardo Sileri ha specificato: “C’è chi vuole giocare con le parole, ma io ho detto amico vero nel senso che non deve essere una scusa perché c’è chi vive solo, è vedovo o magari ha bisogno di qualcuno che gli tenga il bambino e quindi in mancanza dei nonni e babysitter, un amico è fondamentale”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
AUTOCERTIFICAZIONE, COSA CAMBIA: CONGIUNTI-AMICI-FIDANZATI
La fase 2 è alle porte e dal 4 maggio le novità rispetto a quarantena e lockdown renderanno ancora necessario l’utilizzo dell’autocertificazione per gli spostamenti: non ci sarà però un nuovo modulo, come hanno anticipato diverse fonti di Governo e del Viminale. Il motivo è molto semplice, non si vuole creare ulteriore confusione dopo ben 6 moduli per gli spostamenti prodotti in 2 mesi di pandemia coronavirus; non solo, a livello legislativo nella “fase 2” non cambierà molto rispetto a quella valida fino al 3 maggio sera. Il tema dei “congiunti”, sembra in attesa della circolare del Viminale che fissi i limiti di cosa si intenda per quel termine utilizzato da Conte e scritto nel Dpcm 26 aprile, vedrà una semplice attenzione in più nella compilazione del modulo in autocertificazione: non servirà dunque stampare una nuova autocertificazione, ma per la fase 2 servirà fare solo due opportune operazioni sul modulo spostamenti “vecchio” per rendere possibile l’uscita di casa con visita (sempre in “solitaria”) verso parenti, fidanzati e affetti stabili, i cosiddetti (e ancora non chiari) “congiunti”.
Oltre a lavoro, salute e spesa, il Governo ha dato via libera alla visita da parenti e fidanzati: per motivi di privacy non bisognerà indicare la generalità dei congiunti, dunque basterà barrare/cancellare la frase «all’interno dello stesso Comune» (sotto l’area della situazione di necessità). In seconda istanza si dovrà cancellare la parte «urgente» dal termine “assistenza a congiunti” nella fase conclusiva dell’autocertificazione dove bisogna dichiarare il motivo della propria uscita di casa.
AUTOCERTIFICAZIONE, SILERI “DAL 18 MAGGIO IO L’ABOLIREI”
La circolare del Viminale oltre a chiare il termine “congiunti” dovrà anche fare opportuna chiarezza sulla possibilità di andare a trovare gli amici dopo le differenti dichiarazioni tenute dal Premier Conte e dal viceministro della Salute Pier Paolo Sileri. «Sulla questione ‘amici’, si tratta di buonsenso e poi le parole vengono anche strumentalizzate. Il buon senso fa sì che si faccia la migliore scelta nel rispetto di se stessi e degli altri. È chiaro che c’è chi ha un familiare e chi ha solo un amico, questo non significa riempire la macchina di amici e andare a fare la grigliata. Bisogna essere responsabili», ha spiegato ieri Sileri dopo le polemiche sollevate dalle sue “aperture” sulle visite agli amici nei giorni scorsi.
Oggi in una intervista al Corriere della Sera, il vice-Speranza rilancia poi su un altro tema molto delicato per l’autocertificazione e le stesse regole del Governo: «Non so se è stato un errore l’autocertificazione. Io forse non l’avrei messa, ma capisco la logica. C’è sempre qualche furbo. Ma se guardiamo questi due mesi, il 95% degli italiani ha rispettato le regole. Non serve mettere un cartello sui ponti del Tevere: non buttatevi di sotto altrimenti morite. Lo sappiamo. Almeno dal 18 maggio io abolirei l’autocertificazione». Come si evince anche da questa ultima esternazione, la fase 2 si appresta più imprevedibile che mai (ancora più della fase 1),