È giunto dal Viminale il report sul primo giorno di fase 2 avuto ieri sotto il profilo dei controlli effettuati dalle Forze dell’Ordine in tutta Italia: tra autocertificazione, spostamenti e novità sulle visite a parenti e fidanzati, gli italiani controllati sono stati 258.170 mentre 100.816 sono le attività ed esercizi commerciali. Le persone sanzionate sono state 3.691, 98 nello specifico quelle denunciate per false autocertificazioni o attestazioni, 11 i denunciati per violazione del divieto di allontanamento per motivi di quarantena. Ai numeri davvero esigui, pensando poi che era il primo giorno di fine lockdown dopo due mesi di quarantena, si aggiungono poi quelli sugli esercizi commerciali: «96 le sanzioni ai titolari e 23 i provvedimenti di chiusura. Nella fase 1, dall’11 marzo 2020, sono state eseguite oltre 17 milioni di verifiche: 12.360.197 su persone e 4.798.015 su attività/esercizi commerciali», conclude il Ministero dell’Interno nella nota pubblicata sul portale del Viminale. Nel focus qui sotto trovate invece come poter compilare il nuovo modulo spostamenti, le novità sui congiunti, gli amici e le disposizioni delle autorità. (agg. di Niccolò Magnani)



Clicca qui per il nuovo modulo pdf dell’autocertificazione (aggiornato al 3 maggio 2020)

QUALI DATI PERSONALI VENGONO TRATTATI DA POLIZIA

Nel nuovo servizio FAQ messo a punto dal Garante per la protezione dei dati personali – per normare la protezione dei dati personali nell’epoca del coronavirus – un capitolo consistente è dedicato ai dati che possono essere (o no) trattati dalla Polizia Locale e dalle forze dell’ordine nell’ambito dei controlli su strada sull’autocertificazione per gli spostamenti. Innanzitutto, «La verifica sull’attuazione delle misure emergenziali è assicurata dalle Prefetture avvalendosi delle Forze di polizia, tra le quali la polizia locale (artt. 3 e 5 l. n. 65/1986). Il personale di polizia locale preposto ai controlli su strada deve anche assicurare il rispetto delle restrizioni dei movimenti delle persone sul territorio, effettuando il controllo delle autodichiarazioni, rese dai cittadini, provvedendo anche all’accertamento delle violazioni e all’irrogazione delle sanzioni amministrative o, nei casi più gravi, alla trasmissione delle notizie di reato alle autorità competenti».



Non solo, il Garante della privacy specifica che l’accertamento sulla veridicità di quanto immesso nell’autocertificazione può essere effettuato sui dati aggiornati tenuti dalle Aziende sanitarie competenti. Sempre il report sui dati privacy riporta infine come tali controlli debbano essere necessariamente effettuati «con modalità che garantiscano l’esattezza dei dati e il loro aggiornamento. Devono, pertanto, essere implementate soluzioni che consentano a tutte le Forze di polizia la possibilità di interrogare puntualmente i predetti elenchi con riferimento alla presenza della misura dell’isolamento domiciliare nei confronti del soggetto controllato. Nulla osta che tale interrogazione sia fatta presso ciascuna delle strutture sanitarie dislocate sul territorio ovvero, in modo coordinato, presso un ufficio a ciò deputato della Prefettura». (agg. di Niccolò Magnani)



REPORT CONTROLLI SULLA FASE 1

Nel primo giorno di fase 2 i controlli sono stati intensificati ma da una prima sensazione rivelata dal Viminale agli organi di informazione (in giornata arriverà anche il report vero e proprio) non sembra che gli italiani abbiano “abusato” delle nuove regole per l’autocertificazione: ora è più difficile per le forze dell’ordine comprovare un’uscita di casa “illegale” visto che le visite a parenti e fidanzati sono concesse, così come le passeggiate o le biciclettate per fare sport all’aria aperta anche lontano da casa. Resta lo schematismo per cui questo è permesso, mentre amici o una semplice passeggiata da solo nel centro di una città diventa vietato: al netto di ciò, grande caos o problematiche sorte nel primo giorno di fase 2 non sono state segnalate.

Per quanto riguarda invece l’ultimo giorno di fase 1, il Viminale ha pubblicato ieri sera l’ultimo aggiornamento sui controlli per le autocertificazioni e gli spostamenti: dall’11 marzo 2020 sono state eseguite oltre 17 milioni di verifiche, 12.360.197 su persone e 4.798.015 su attività/esercizi commerciali. Nella giornata di domenica, ultimo giorno della fase 1, sono state controllate 221.409 persone e 77.925 attività ed esercizi commerciali: in questo caso le persone sanzionate sono state 5.325, 31 quelle denunciate per false dichiarazioni o attestazioni, 2 i denunciati per violazione del divieto di allontanamento per motivi di quarantena. Qui trovate il report del Ministero dell’Interno sui controlli in tutta la fase 1, qui sopra invece il nuovo modulo di autocertificazione scaricabile. (agg. di Niccolò Magnani)

“VA INDICATO ITINERARIO PER I CONGIUNTI”

La Fase 2 dell’emergenza coronavirus è cominciata ma sempre con l’autocertificazione. Sono stati intensi i controlli oggi per le forze dell’ordine, anche a causa dei maggiori spostamenti che sono in corso visto che è possibile fare rientro al proprio domicilio o residenza. “La Vita in Diretta” ha mostrato la situazione nelle principali città italiane, ma ha anche chiesto informazioni sull’autocertificazione alle forze dell’ordine. «È bene ricordare che il quadro normativo è stato innovato con alcune modifiche. I motivi per gli spostamenti sono sostanzialmente gli stessi, ma si possono incontrare anche i congiunti», ha dichiarato il Maggiore Fabio Valletta, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Roma centro. Ma ha aggiunto un’indicazione importante: «Va specificato il percorso che viene fatto, l’itinerario. Non è necessario fornire dati sensibili. È opportuno ricordare che ciò che si dichiara nell’autocertificazione potrebbe essere sottoposto ad un controllo. Il regime sanzionatorio non è cambiato: possono scattare multe». (agg. di Silvana Palazzo)

AUTOCERTIFICAZIONE, MODULO DIVERSO IN SICILIA

C’è un nuovo modello di autocertificazione in Italia per la Fase 2 dell’emergenza coronavirus, a cui però si affianca un altro modulo. È quello che la Regione Sicilia ha messo a disposizione dei suoi cittadini. L’autodichiarazione siciliana si adegua dunque alle ordinanze del governatore Nello Musumeci. Infatti nel modulo compare tra le voci anche quella sul trasferimento stagionale nelle seconde case, uno spostamento che è possibile solo in Sicilia. Tra le novità legate alla Fase 2, c’è appunto la misura che permette alle famiglie di potersi recare nelle seconde case, anche in Comuni differenti da quello di residenza, a patto però che non si faccia la spola con l’abitazione principale, ma si resti nella seconda casa per l’intera stagione. Le motivazioni per gli spostamenti sono: comprovate esigenze lavorative, motivi di salute, situazioni di necessità (per spostamenti all’interno dello stesso comune o che rivestono carattere di quotidianità o che comunque siano effettuati abitualmente in ragione della brevità delle distanze), assoluta urgenza (per i trasferimenti fra Comuni diversi), incontro con i congiunti, partecipazione ad attività sportive di allenamento, trasferimento stagionale verso seconda casa, svolgimento di attività agro-pastorali, cura di animali o cura del verde. (agg. di Silvana Palazzo)

AUTOCERTIFICAZIONE, VISITE CONGIUNTI? COME COMPILARLA

La nuova autocertificazione ha sancito l’inizio della Fase 2 dell’emergenza coronavirus. Nelle scorse ore c’è stata la caccia al nuovo modulo, ma in realtà poco è cambiato per chi deve effettuare gli spostamenti. In molti però in queste ore si stanno chiedendo come va compilata l’autodichiarazione se si deve uscire per visitare un proprio congiunto. In tal caso bisogna indicare la voce “ necessità”. Nella circolare girata alle prefetture è precisato che “il provvedimento innova la precedente normativa prevedendo espressamente che si considerano necessari, e come tali giustificati, gli spostamenti per incontrare congiunti”, seguendo le dovute e importantissime regole. Vi ricordiamo dunque che bisogna riempire tutti gli spazi sull’identità della persona che effettua lo spostamento, compilare l’indirizzo da cui è cominciato lo spostamento e quello di destinazione, riempire gli spazi barrando la casella “situazione di necessità” e nello spazio “a questo riguardo dichiara che…” specificare che si tratta di una visita a un “congiunto”, quindi basta inserire solo il grado di parentela ma non l’identità dello stesso. (agg. di Silvana Palazzo)

AUTOCERTIFICAZIONE, LAMORGESE “STRUMENTO DI TUTELA”

In una lunga intervista a La Stampa la Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese è tornata sull’importanza dell’autocertificazione nella fase 2 appena cominciata, chiarendo i termini di quando e perché debba ancora essere utilizzata: «l’autodichiarazione è uno strumento che tutela anche in questa seconda fase dell’emergenza sanitaria lo stesso cittadino sottoposto a controllo», spiega la titolare del Viminale dopo l’ultima ordinanza di ieri che ha emesso il “doppio” modulo utilizzabile dai cittadini dal 4 fino al 18 maggio. «Serve a dichiarare che non si sta violando la quarantena. Per questo non deve essere vissuta come un inutile adempimento burocratico», ribadisce la Lamorgese a domanda diretta dell’intervista, concludendo «per velocizzare le procedure, coloro che vanno a lavorare potranno giustificare lo spostamento esibendo la documentazione fornita dal datore di lavoro». (agg. di Niccolò Magnani)

AUTOCERTIFICAZIONE SERVE PER VISITE A PARENTI E FIDANZATI

È il primo giorno di fase 2 e i controlli su strade, stazioni e autostrade sono aumentati visto l’ipotizzabile grande afflusso di persone che finalmente fuori dalla quarantena potranno andare a trovare parenti, fidanzati e “congiunti”: ebbene, in tutti questi casi l’autocertificazione serve eccome (o con modulo proprio o compilando quello che verrà consegnato dalle forze dell’ordine nell’eventuale controllo). Il modello è “duplice”, o quello nuovo o quello “barrato”, entrambi trovabili sul portale del Viminale e servirà per i consueti spostamenti visti nell’ormai lungo lockdown di marzo e aprile ma anche per andare a fare visita ai propri cari: si deve sempre indicare il luogo da cui si parte (il proprio domicilio o residenza) e il luogo di destinazione, ma se si sta andando a trovare un congiunto si può anche non inserire l’indirizzo specifico del parente bensì basta indicare la località di destinazione. Va indicato il grado di parentela (mamma, nonna, fidanzata) ma non il nome e nemmeno l’indirizzo. (agg. di Niccolò Magnani)

ONLINE ANCHE LA VERSIONE “BARRATA”

Da oggi 4 maggio, con l’avvio della Fase 2, arriva anche la “nuova” autocertificazione. Il nuovo modulo è già da ieri online sul sito del ministero dell’Interno e rappresenta l’autocertificazione richiesta  e che contiene le motivazioni che giustificano gli spostamenti (ovvero comprovate esigenze lavorative; assoluta urgenza; situazione di necessità; motivi di salute). Tra le motivazioni elencate sono compresi anche gli incontri con i congiunti. Il Viminale ha voluto spiegare come chi fosse in possesso del precedente modulo potrà comunque continuare ad usarlo barrando le parti che non sono più attuali.

Cosa fare, invece, se non si ha la possibilità di stampare l’autodichiarazione? In caso di spostamenti per una delle ragioni sopracitate, l’autocertificazione potrà essere compilata al momento del controllo da parte delle autorità come già avveniva in passato. Intanto ieri Matteo Salvini, ospite a Live Non è la d’Urso, ha ribadito l’ipotesi di eliminare le autocertificazioni: “Io le autocertificazioni le toglierei tutte. Gli italiani hanno avuto testa, diamo fiducia agli italiani, nessuno si va a cercare un virus”, ha tuonato dallo studio tv. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

NUOVO MODULO AUTOCERTIFICAZIONE ONLINE

A lungo atteso, il modulo dell’autocertificazione per la Fase 2 è disponibile e potrà essere usato da oggi, lunedì 4 maggio 2020. Il Ministero dell’Interno nel pomeriggio di ieri ha pubblicato sul suo sito ufficiale il modello dell’autodichiarazione per gli spostamenti, precisando però che può essere usato anche il precedente, purché vengano barrate le voci che non sono più attuali. E infatti sul portale del Viminale sono presenti entrambe le versioni: quella “nuova” e la versione “vecchia” che ha già le parti barrate, anche come esempio per quelle che avevate già scaricato e stampato. Chi non scarica e stampa il modulo, magari perché è impossibilitato, non ha nulla da temere, perché esattamente come avvenuto finora, l’autocertificazione può essere fornita dagli stessi operatori di polizia e quindi compilato al momento del controllo. D’altra parte, è bene precisare che da oggi l’autocertificazione non sarà più indispensabile per alcuni spostamenti. Formalmente ce ne sono alcuni per i quali non serve la “giustificazione” sul modello.

AUTOCERTIFICAZIONE FASE 2, NUOVO MODULO A “SCADENZA”?

Il governo ha infatti specificato che per chi va a lavoro è sufficiente esibire un tesserino, inoltre potrebbe risultare inutile anche per andare a fare sport o al parco. E questo appare evidente se si osservano le motivazioni agli spostamenti che sono state indicate nel modulo dell’autocertificazione: comprovate esigenze lavorative, assoluta urgenza, situazione di necessità, motivi di salute. Non c’è dunque alcun riferimento ai congiunti, questo perché bisogna segnare come motivo assoluta urgenza o situazione di necessità e aggiungere la parte relativa all’incontro con il congiunto nello spazio bianco in cui si possono rilasciare dichiarazioni. Basta dare una rapida occhiata al modello per intuire che è cambiato pochissimo, quasi nulla. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che l’autocertificazione dovrebbe restare in vigore solo per altre due settimane per gli spostamenti. In teoria, infatti, dovrebbe essere sospeso il suo utilizzo se arrivassero indicazioni importanti dalla curva epidemiologica.